Riviera Trasporti, vertice in Comune: i conti salvati dai migranti

10 aprile 2018 | 16:30
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Riviera Trasporti, vertice in Comune: i conti salvati dai migranti
Riviera Trasporti, vertice in Comune: i conti salvati dai migranti
Riviera Trasporti, vertice in Comune: i conti salvati dai migranti
Riviera Trasporti, vertice in Comune: i conti salvati dai migranti

Stamattina i capigruppo a confronto con il Cda. Il presidente Giordano: “Presentato un progetto da 10 milioni per i depositi di Sanremo e Ventimiglia”

Sanremo. Prosegue il giro di incontri in Comune tra i consiglieri capigruppo e i vertici delle società partecipate. La settimana scorsa era stato ascoltato il Cda di Rivieracqua, ieri quello di Area24. Questa mattina è toccato alla dirigenza della Riviera Trasporti, altra azienda pubblica in crisi di bilancio conclamata per via del forte indebitamento, circa 25 milioni di euro.

Il bilancio che è stato presentato dal presidente Riccardo Giordano vede un conto economico da tre anni a questa parte in utile. Poche migliaia di euro ma comunque di segno positivo. La partita che tiene in piedi i conti è quella del trasferimento migranti: 800 mila euro nel 2016 e nel 2017, mezzo milione nel 2018. Soldi che dalla Prefettura sono arrivati cash nelle casse della società pubblica.

C’è poi una prospettiva di rilancio. Ai consiglieri sono stati mostrati due piani per la valorizzazione dei depositi di San Martino e Ventimiglia (quello sul corso Francia utilizzato per il lavaggio dei mezzi). Nel progetto sono previsti due centri commerciali, uno di 800 metri quadrati destinato alla vendita di beni alimentari e l’altro di 1800 per lo smercio di diverso tipo.

Si aggiunge una struttura ricettiva, costruita a ridosso della pista ciclabile su un’area di 2200 metri quadrati. Il totale degli spazi relativi all’operazione è quindi di 6500 mq. A bilancio sono stati previsti 7 milioni e passa di ricavi su Sanremo e oltre 3 nella città di confine.

A inchiodare la ripartenza della partecipata è principalmente il nodo mutui. Gli interessi sono già stati ricontrattati nel 2010 e solo se la vendita degli immobili dovesse andare a buon fine, il Cda avrebbe gli strumenti in mano per andare dalle banche e ottenere ulteriori sconti.