Presentazione ufficiale del candidato sindaco Lanteri. Onorevole Rixi: “A Imperia sarà guerra civile”






Toti ha ringraziato Marco Scajola: “Ha messo da parte i sentimenti per l’idea”
Imperia. “Sarà una campagna elettorale difficile qui a Imperia. Ci saranno un sacco di liste: fino a cinquecento candidati: quasi uno ogni cinquanta abitanti. Sarà una guerra civile a Imperia, con parenti candidati nelle varie liste e voi che dovrete scegliere se votare il cugino da una parte o lo zio dall’altra”. Lo ha dichiarato l’onorevole Edoardo Rixi (Lega) nel corso del proprio intervento alla convention al Cinema Centrale di via Cascione per la presentazione ufficiale della candidatura a sindaco di Luca Lanteri sindaco. Oltre cinquecento le persone che hanno preso parte all’incontro. In molti sono rimasti in piedi e altri ancora fuori dal teatro gremito.
Chiaro il riferimento alla famiglia Scajola, con da una parte l’ex ministro Claudio Scajola che ha deciso di correre da solo e ha creato la sua lista, e dall’altra il nipote Marco, assessore regionale, che appoggia il “modello arancione” del governatore Giovanni Toti.
“Bisogna invertire questa sensazione di apatia che per anni ha caratterizzato questa città”, ha poi affermato Rixi, “Fino a pochi mesi fa qualcuno riteneva che non sarebbe stato possibile trovare una soluzione e che si era perso tempo (riferito all’individuazione di un candidato del centrodestra alternativo a Scajola, ndr). Tutti quelli che cercano di convincere sul fatto che non si può risolvere un problema, è perchè non vogliono risolverlo. Chi vuole risolvere, invece, lavora in silenzio e se facessimo così anche a livello nazionale, si riuscirebbe ad arrivare ad un governo votato dagli italiani. Se il Movimento 5 Stelle pensa di fare un governo con il Pd, tradisce anche il voto dei propri elettori”.
Ha chiuso l’incontro il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Non era scontato essere qua oggi come non era scontato essere a Genova, a Spezia, a Savona, in Regione Liguria: tutte le scelte che abbiamo costruito passo dopo passo e che ci hanno portato in questa sala. L’aria è sempre la stessa quando si comincia la campagna elettorale perché la stagione normalmente è sempre la stessa, fa un po’ caldo, si sta in una sala, ed in quest’aria un po’ pesante però corrono delle emozioni che ti fanno ricordare i tanti passaggi che abbiamo fatto. Noi siamo qua oggi perché tutte le volte che ci siamo incontrati insieme ai segretari dei partiti, insieme agli amici, abbiamo sempre chiesto non che cosa vuole l’uno o che cosa vuole l’altro ma che cosa è meglio per tutti. Che cosa è meglio per le persone a cui andiamo a proporre una ricetta politica: questa è la cosa che ci ha tenuto insieme, questa è la cosa che ci ha consentito di essere oggi ancora qua. E quindi la prima parola, la parola chiave di questa giornata è la generosità, che non vuol dire generosità vuota, assoluta, vuol dire sapersi mettere a disposizione di una squadra e pensare che una squadra viene prima del singolo come i cittadini vengono prima della nostra squadra perché è la grammatica della democrazia e che nessuno può ergersi al di sopra della squadra e dei cittadini: questa è la formula con cui abbiamo tenuto insieme il centro destra in questa regione e in questo paese ed è la formula che abbiamo applicato oggi a Imperia”.
Anche il governatore ha toccato l’argomento “Scajola”: “Il primo ringraziamento che voglio fare è a Marco (Scajola, ndr), che ai sentimenti, agli affetti, ai ricordi, a tutto quello che ci può essere in un legame familiare ha fatto prevalere l’idea: io credo che in politica questo conti”, ha detto Toti, che ha poi fatto dell’autoironia, “Non siamo qua contro nessuno, anche perché i facoceri sono animali pacifici: non fanno polemiche, sono erbivori, si fanno i fatti loro e si fanno i fatti dei loro vicini di branco. Noi siamo un branchetto che cerca di cambiare questa città per come ci riesce: facciamo qualche tana un pochino più accogliente, cerchiamo qualche sentiero nel bosco dove non ci siano troppe spine, facciamo quello che deve fare un buon facocerino. La presentazione di oggi me ne ha dato una plastica dimostrazione: noi non siamo qua contro qualcuno, siamo qua per questa città. Qua non si è parlato di polemiche, qua oggi abbiamo visto sul palco alcune persone che hanno la loro esperienza nel risolvere problemi concreti, ragazzi impegnati nel mondo dell’agricoltura, dell’integrazione tra agricoltura, turismo, enogastronomia. Tutto questo rientra in un’altra parola chiave di questa giornata, ed è quella cha abbiamo cercato di costruire in questi anni: l’orgoglio e l’emozione”.