Polizia francese accusata di falsificare le date di nascita dei migranti per rispedirli in Italia

13 aprile 2018 | 10:27
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Polizia francese accusata di falsificare le date di nascita dei migranti per rispedirli in Italia

Lo dicono sette associazioni di beneficenza italiane

Sette associazioni di beneficenza italiane hanno accusato la polizia di frontiera francese di falsificare le date di nascita dei bambini migranti che viaggiano da soli nel tentativo di farli passare da adulti e rimandarli in Italia.

Secondo quanto scrive il quotidiano inglese “The Guardian” in un appello alla commissione europea e al ministero dell’Interno italiano, gli enti di beneficenza hanno evidenziato due casi in cui le date di nascita sembravano essere state modificate sul documento “rifiuto di ingresso”.

Uno dei presunti incidenti è avvenuto a marzo, quando lo il personale di un’associazione stava monitorando la situazione intorno alla città di confine italiana di Ventimiglia.La maggior parte dei migranti che tentano il viaggio verso il nord passando per la Francia con il treno attraversano Ventimiglia, per poi essere rispediti dagli agenti che pattugliano il confine di Mentone-Garavan, la prima tappa lungo la rotta costiera del sud della Francia.

“Siamo stati lì solo per caso, ma abbiamo visto due minori, che sapevamo bene, essere fermati dalla polizia francese”, ha dichiarato al giornale inglese Daniela Ziterosa, assistente legale dell’ente di beneficenza Intersos. “Abbiamo visto la polizia scrivere la data di nascita errata sul documento” rifiuto di entrata “. Uno dei bambini ha scattato una foto del documento e puoi vedere che la sua data di nascita è stata modificata rispetto a quella dichiarata. Siamo riusciti a impedirgli di essere rispediti e alla fine i francesi li hanno arrestati.”

Le accuse minacciano di aggravare relazioni già labili tra Italia e Francia oltre il confine, meno di due settimane dopo che agenti francesi si sono presentati a una stazione ferroviaria italiana e hanno costretto un migrante nigeriano, sospettato di aver fatto uso di droghe, a per sottoporsi a un test delle urine.