Mandria fuori controllo a Pizzo D’Evigno, da Camporosso arriva una soluzione

17 aprile 2018 | 12:37
Share0
Mandria fuori controllo a Pizzo D’Evigno, da Camporosso arriva una soluzione

L’attuale padrone dei capi di bestiame sarebbe un anziano allevatore di Diano San Pietro, proprietario, insieme a nipote ed ex moglie di più di un centinaio di capi di bestiame, tra i quali quelli che stravolgono la vita del piccolo borgo montano del golfo dianese

Diano Arentino. Forse c’è una soluzione per i danni provocati dalla mandria di bovini allo stato brado in frazione Pizzo D’Evigno. Oramai da più di un anno rappresentano anche un pericolo per la popolazione. E’ un allevatore di Camporosso l’uomo che sarebbe disposto a prendersi cura dei capi di bestiame a spese personali.

L’attuale padrone dei capi di bestiame sarebbe un anziano allevatore di Diano San Pietro, proprietario, insieme a nipote ed ex moglie di più di un centinaio di capi di bestiame, tra i quali quelli che stravolgono la vita del piccolo borgo montano del golfo dianese. Contro di lui ci sono già due ordinanze del sindaco Giacomo Musso, che gli intimano di provvedere agli armenti. Inoltre, datato lo scorso 4 settembre, c’è un esposto presentato da più di 30 residenti della frazione alla Stazione Carabinieri Forestale di Imperia.

Il comune di Diano Arentino attraverso un documento aveva lanciato un appello:“Chiediamo un urgente intervento risolutivo da parte del servizio preposto affinché detti animali vengano resi inoffensivi e consegnati ad idonea custodia in tempi brevissimi, onde evitare danno maggiore a persone e cose. Tanto si segnala richiedendo un’immediata ed efficace attivazione dei preposti servizi, anche ai sensi di quanto previsto dall’art. 328 del codice penale, al fine dell’immediata tutela dei beni e della sicurezza nostra e pubblica e affinché si valuti ogni eventuale sussistenza di fattispecie penali, per le quali ci consideriamo in qualità di persone offese”.

Anche la Coldiretti nei giorni scorsi aveva lanciato un allarme. “La situazione è diventata paradossale – affermava il presidente di Coldiretti Imperia Gianluca Boeri Questi capi in stato di abbandono si sono moltiplicati nel tempo arrivando ad un numero ormai ingestibile che, a causa della presenza anche del toro, non potrà far altro che continuare a crescere. Molte nostre aziende della zona hanno subito danni per migliaia di euro: c’è chi ha perso interi vigneti, orti, siepi, fiori, alberi da frutto ecc. Ma non solo: è dei giorni scorsi la notizia che una donna è stata “caricata” dalla mandria e ha riportato delle ferite che hanno richiesto l’intervento dei soccorsi”.“Bisogna che qualcuno intervenga al più presto – affermava anche il direttore di Coldiretti Imperia, Domenico Pautasso facendosi carico una volta per tutte della situazione. Sono anni che il problema si acuisce sempre più e, purtroppo, a poco sono servite le manovre messe in atto fino ad oggi dalla Guardia Forestale. La questione è stata portata anche all’attenzione della Procura della Repubblica e della Magistratura, ma ora serve un intervento concreto che risolva una volta per tutte la situazione”.