Insediato al comando provinciale dell’Arma il colonnello Andrea Mommo: una vita dedicata alla lotta alla ‘ndrangheta

13 aprile 2018 | 16:20
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Insediato al comando provinciale dell’Arma il colonnello Andrea Mommo: una vita dedicata alla lotta alla ‘ndrangheta
Insediato al comando provinciale dell’Arma il colonnello Andrea Mommo: una vita dedicata alla lotta alla ‘ndrangheta
Insediato al comando provinciale dell’Arma il colonnello Andrea Mommo: una vita dedicata alla lotta alla ‘ndrangheta
Insediato al comando provinciale dell’Arma il colonnello Andrea Mommo: una vita dedicata alla lotta alla ‘ndrangheta

Cinquant’anni, sposato e padre di due figli, Mommo si è presentato oggi alla stampa

Imperia. Un po’ ci è cresciuto, in una terra dove la mafia ha regnato per anni. Ma l’esperienza nel contrastare la criminalità organizzata l’ha fatta sulla propria pelle, nell’Arma dei carabinieri dove è entrato giovanissimo: il tenente colonnello Andrea Mommo, nuovo comandante provinciale dei carabinieri, si è insediato lunedì nella caserma Somaschini di Imperia dove ha portato la sua esperienza trentennale al servizio dello Stato.
Nato a Torino ma cresciuto in Sicilia, cinquant’anni appena compiuti, sposato e padre di due figli, nei primi quattro giorni ad Imperia Mommo ha già conosciuto le realtà della provincia, che ha visitato dal suo confine con la Francia, Ventimiglia, fino ai territori più a levante.

La carriera. Diciassettenne neodiplomato, Andrea Mommo ha iniziato la sua carriera come ufficiale della Marina Militare. Nel 1993, poi, “il salto nel buio”, come lo ha definito l’ufficiale, che vinse il concorso in accademia a Modena. Da quel momento, la sua vita è stata un susseguirsi di esperienze con un solo filo conduttore: la lotta alla criminalità di ogni specie, con particolare riguardo a quella organizzata.

Comandante del nucleo operativo a San Severo, Foggia, poi destinato alla scuola allievi marescialli di Velletri. E ancora Napoli, di nuovo al comando del nucleo operativo, per poi essere mandato a Chioggia: una terra difficile, quella della Mala del Brenta e di Felice Maniero, dove Mommo è rimasto tre anni prima di essere trasferito a Gioia Tauro, nella città metropolitana di Reggio Calabria, dove la sua famiglia era stata messa sotto scorta per il delicato e importante incarico conferitogli in qualità di comandante della compagnia cittadina.

Dopo il triennio in Calabria, il tenente colonnello è stato destinato all’ufficio criminalità organizzata presso il comando generale dell’Arma: “Qui ho trascorso tre anni intensi dedicati all’analisi dei fenomeni criminali,  occupandomi in particolare di ‘ndrangheta e camorra”, ha raccontato ai cronisti. E non è tutto: prima di raggiungere Imperia, il militare ha svolto un ruolo significativo ad Aprilia, dove è stato comandante del Reparto Territoriale dell’Arma dei carabinieri.