Diano Marina, la proposta: investire i proventi della tassa di soggiorno in un bypass idrico per “salvare” l’estate

17 aprile 2018 | 14:19
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Diano Marina, la proposta: investire i proventi della tassa di soggiorno in un bypass idrico per “salvare” l’estate
Diano Marina, la proposta: investire i proventi della tassa di soggiorno in un bypass idrico per “salvare” l’estate
Diano Marina, la proposta: investire i proventi della tassa di soggiorno in un bypass idrico per “salvare” l’estate
Diano Marina, la proposta: investire i proventi della tassa di soggiorno in un bypass idrico per “salvare” l’estate

La scorsa estate il Golfo Dianese è rimasto più volte all’asciutto a causa dei guasti sull’acquedotto

Diano Marina. Investire gli incassi derivati dalla tassa di soggiorno per realizzare un bypass idrico e salvare, così, la stagione estiva agli albergatori in caso di rotture e guasti della conduttura idrica: è questa la proposta che il presidente di Fedarlberghi Americo Pilati ha lanciato al Comune di Diano Marina durante un incontro che si è svolto stamane nella sede della Confcommercio e al quale hanno partecipato, oltre alle associazioni di categoria, anche alcuni sindaci del territorio.

Lo scorso 8 aprile si è verificato quello che potrebbe essere il primo guasto dell’anno, quando una rottura dell’acquedotto del Roja a Imperia ha provocato l’allagamento di Calata Cuneo e lasciato a secco i rubinetti del Golfo Dianese per diverse ore. In considerazione di questo e del fatto che nel 2017 lo stesso acquedotto ha avuto diversi problemi, Pilati ha dichiarato: “Non osiamo pensare cosa potrà accadere di nuovo in estate, quando la pressione sarà maggiore per via dell’afflusso di turisti”.

Realizzare il bypass idrico costerà, all’incirca, un milione di euro. Per questo, ha spiegato sempre Pilati, “abbiamo chiesto al Comune di devolvere i circa cinquecentomila euro di tassa di soggiorno previsti, anziché alla promozione e all’arredo urbano, alla creazione di questo bypass, che per noi resta la migliore pubblicità”. La proposta è stata presa in seria considerazione dal sindaco Giacomo Chiappori, a patto però che il progetto “sia autorizzato dagli organi superiori: Provincia, Regione e Governo”.