Andrea Grossi Bianchi, il ricordo del partigiano caduto sulle pendici del Monte Ceppo dello storico Andrea Gandolfo

Il 21 giugno 1972 venne insignito della medaglia d’argento al valor militare
Sanremo. In occasione dell’ormai imminente 73° anniversario della Liberazione e del 73° anniversario del suo sacrificio, che cadrà il prossimo 20 aprile, vorrei ricordare la figura di un partigiano di Poggio, a cui è intitolata una via della frazione di Sanremo: Andrea Grossi Bianchi, caduto eroicamente la mattina del 20 aprile 1945 sulle pendici del Monte Ceppo, ad opera dei nazifascisti in ritirata, e insignito della medaglia d’argento al valor militare alla memoria nel 1972. Ecco dunque un breve profilo biografico del partigiano poggese Andrea Grossi Bianchi:
Andrea Grossi Bianchi nacque a Poggio di Sanremo il 25 maggio 1922 da Umberto e Bianca Donzella. Entrato nelle file garibaldine il 10 aprile 1945 nelle formazioni partigiane guidate dal comandante «Vittò» (Vittorio Guglielmo) con il nome di battaglia «Sanremo», passò successivamente agli ordini di «Figaro» (Vincenzo Orengo), che comandava il I Battaglione della V Brigata d’Assalto Garibaldi “Luigi Nuvoloni”.
Nel corso di uno scontro a fuoco alle pendici del Monte Ceppo nei pressi di Badalucco, venne colpito a morte da una raffica di mitra da parte di alcuni nazifascisti in ritirata, verso le 4,30 di mattina del 20 aprile 1945. Il suo sacrificio consentì comunque al suo compagno di raggiungere l’accampamento sottostante e consentire così al distaccamento partigiano di adottare tutte le precauzioni necessarie per mettere in salvo tutto l’equipaggiamento.
Il 21 giugno 1972 venne insignito della medaglia d’argento al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: «Ardito patriota, già distintosi in precedenti azioni. Distaccato di vedetta unitamente ad altro commilitone e accortosi alle prime luci dell’alba che un forte reparto nemico tentava di sorprendere il grosso della sua formazione, apriva immediatamente il fuoco, pur conscio che ciò poteva significare la sua cattura. Ferito mortalmente dalla reazione avversaria, rifiutava l’assistenza del compagno ordinandogli invece di correre a dare l’allarme alla formazione, la quale, grazie al suo generoso sacrificio, riusciva a sganciarsi tempestivamente. Monte Ceppo – Ciabaudo (Badalucco – Imperia), 20 aprile 1945». Nel dopoguerra l’Amministrazione comunale di Sanremo gli ha dedicato una delle vie principali di Poggio.