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Ventimiglia, il gelo non dà tregua ma i migranti continuano ad arrivare. Caritas: “A febbraio registrato +14% di presenze”

1 marzo 2018 | 19:48
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Ventimiglia, il gelo non dà tregua ma i migranti continuano ad arrivare. Caritas: “A febbraio registrato +14% di presenze”
Ventimiglia, il gelo non dà tregua ma i migranti continuano ad arrivare. Caritas: “A febbraio registrato +14% di presenze”
Ventimiglia, il gelo non dà tregua ma i migranti continuano ad arrivare. Caritas: “A febbraio registrato +14% di presenze”
Ventimiglia, il gelo non dà tregua ma i migranti continuano ad arrivare. Caritas: “A febbraio registrato +14% di presenze”
Ventimiglia, il gelo non dà tregua ma i migranti continuano ad arrivare. Caritas: “A febbraio registrato +14% di presenze”

Sotto il cavalcavia di via Tenda continuano a trovare rifugio molte donne con bambini piccoli

Ventimiglia. 1542. E’ questo il numero di persone registrate dalla Caritas Intemelia di via San Secondo nel mese di febbraio. Un numero che continua ad aumentare, mese dopo mese, nonostante il freddo che in questi ultimi giorni si è trasformato in gelo. Rispetto al mese di gennaio, gli stranieri che hanno bussato alle porte della Caritas sono aumentati del 14%. E in poco più di due mesi, invece, ad affacciarsi in via San Secondo sono state molte donne che prima, invece, si contavano sulle dita di una mano e aiuto non ne chiedevano nemmeno.

Anche se la prevalenza degli stranieri è composta da uomini, 1357 su 1542 (88%), a Ventimiglia sono giunte anche 185 donne, alcune delle quali con bambini anche molto piccoli. Sono proprio donne e bambini che continuano a trascorrere gelide notti all’addiaccio a preoccupare maggiormente i volontari che in ogni modo cercano di aiutare chi continua a stare sotto una tenda, nonostante la neve.

Oggi erano almeno 150 le persone sotto il cavalcavia di via Tenda. Per evitare che restassero troppo esposte al freddo, don Rito Alvarez ha aperto le porte della chiesa di Sant’Antonio e acceso un falò. Ma stanotte saranno tutti di nuovo per strada: al Campo Roja non vogliono andare. “E’ troppo lontano”, dice un ragazzo eritreo incontrato nei pressi dell’accampamento abusivo sul greto del Roja, “Noi vogliamo andare in Francia. Dal Campo Roja è troppo lontano”. Alcuni migranti sono sotto le tende da settimane, altri addirittura da un mese. Non mancano i nuovi arrivi, ancora spaesati.

I migranti sul sagrato della chiesa delle Gianchette

Migranti a Roverino

Sempre secondo i dati forniti dalla Caritas, che a febbraio ha fornito 4533 pasti (una media di oltre 160 al giorno), 500 kit di vestiti e 160 visite ambulatoriali, il 65% dei migranti arriva dall’Eritrea, mentre solo il 20% dal Sudan e il 3% dall’Etiopia. Una compagine molto diversa rispetto a quella di qualche mese fa, quando la maggior parte degli stranieri arrivava dal Sudan.

Il 50% ha tra i 18 e i 25 anni, mentre i minori rappresentano il 25% del totale: 30 sono poco più che bambini, altri 383 hanno tra i 14 e i 17 anni e hanno affrontato il viaggio da soli.

La polizia controlla il quartiere

Migranti a Roverino

“I migranti in transito sul territorio di Ventimiglia fuggono da situazioni di pericolo nel paese di origine e sono in viaggio da mesi”, spiega la Caritas, “Secondo le dichiarazioni, sono sbarcati negli ultimi 60 giorni”.