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Ventimiglia, i migranti all’addiaccio resistono sotto il ponte di Roverino

1 marzo 2018 | 11:36
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Molti di loro non sanno dov’è il campo Roja o non vogliono andarci temendo l’identificazione. Don Rito accende un falò davanti alla chiesa

Ventimiglia. Centocinquanta migranti sono ancora all’addiaccio dopo l’ultima nevicata, di questa notte, che ha imbiancato tutta la provincia.

In quelle “case” di fortuna alloggiate sotto il ponte di Roverino, accampamento abusivo che resiste, nonostante le pulizie straordinarie del Comune, si riparano decine di stranieri, tra cui donne e bambini.

Ghiaccio e neve stamattina hanno raggiunto anche il piazzale coperto dalla strada sopraelevata, complice Burian, il vento siberiano che sta gelando mezza Europa. La Croce Rossa ci ha provato negli ultimi giorni a convincere i migranti a raggiungere un posto letto caldo nel campo Roja, ma – come testimoniano le immagini – senza grande successo.

Migranti sotto la neve

Ancora troppo alta la paura e la disinformazione sulle sorti che attendono le vittime della tratta dopo l’identificazione parziale dell’associazione umanitaria.

Intanto, visto il freddo, Don Rito, il parroco della chiesa di Sant’Antonio delle Gianchette, che durante l’estate aveva aperto le porte a donne e bambini (prima ancora anche agli adulti) in cerca di un futuro nella vicina Francia, ha acceso un falò sul sagrato delle chiesa e ha distribuito cibo e una bevanda calda ai migranti.