Vallecrosia, polemiche per il progetto di riqualificazione dell’ex Tonet: ieri incontro di fuoco tra genitori e sindaco

15 marzo 2018 | 09:04
Share0
Vallecrosia, polemiche per il progetto di riqualificazione dell’ex Tonet: ieri incontro di fuoco tra genitori e sindaco
Vallecrosia, polemiche per il progetto di riqualificazione dell’ex Tonet: ieri incontro di fuoco tra genitori e sindaco
Vallecrosia, polemiche per il progetto di riqualificazione dell’ex Tonet: ieri incontro di fuoco tra genitori e sindaco

Paolino: “Fra due mesi ci sono le elezioni e ogni cavallo è buono per essere cavalcato”

Vallecrosia. Non sono mancati toni accesi e polemiche ieri pomeriggio durante l’incontro nella sala polivalente del comune tra il comitato genitori della scuola Doria di Vallecrosia, il sindaco Ferdinando Giordano e il suo vice Emidio Paolino. Un incontro nato per parlare delle problematiche e del futuro della scuola che ospita 650 alunni, segnato però dal clima di campagna elettorale ormai presente nella “Città della Famiglia” che tra due mesi vedrà insediarsi la nuova amministrazione comunale. Nella sala comunale del solettone di via Colombo, infatti, oltre a circa cento genitori, erano presenti anche i candidati sindaci Armando Biasi e Fabio Perri. Hanno ascoltato l’acceso dibattito anche l’assessore Monica Barra e il consigliere Cristian Quesada.

A nulla è servito, se non a scaldare gli animi, l’invito di Roberto Capaccio, comandante della polizia locale, che all’inizio dell’incontro ha detto: “Questo incontro si poteva gestire diversamente: mancano i tecnici che per anni hanno lavorato al progetto e che di certo avrebbero potuto dare molte più risposte degli amministratori. Quando ho autorizzato l’utilizzo di questa sala non sapevo che si sarebbe parlato anche di questo”. Capaccio ha così cercato di far slittare il dibattito, senza riuscirvi.
“Ai primi di gennaio 2015 è arrivata una lettera della scuola materna che dava indicazioni precise. Il Comune ha adottato queste indicazioni nelle quali era chiesto che nel nuovo edificio che si andasse a realizzare la scuola materna”, ha dichiarato il sindaco Giordano, “Quindi l’argomento era già conosciuto e dibattuto a quel tempo nell’ambito del consiglio di istituto e del comitato genitori”. Giordano è poi entrato nel merito di aspetti tecnici e burocratici, spiegano cosa prevedeva il Puc in quell’area e come privato che realizzerà l’opera, riqualificando l’ex area Tonet per trasformarla in complesso commerciale dove si sposterà tra l’altro sede la Conad di via Roma, avrebbe anche potuto non realizzare nessun edificio scolastico. “Ma questa amministrazione ha insisto”, ha spiegato il sindaco, “E la ferma volontà del comune ha permesso e ottenuto che venisse realizzato l’edificio scolastico”.

Il discorso del sindaco è stato più volte interrotto da genitori e insegnanti. Tanto che in soccorso a Giordano è intervenuto pure Paolino, che ha apertamente additato alle prossime elezioni comunali la “colpa” di tutte le polemiche portate alla luce: “Non è solo un discorso di scuola, ma di risanamento ambientale di tutta quell’area. Chi gravita intorno alla scuola se ne rende conto: abbiamo pantegane da una parte e pantegane dall’altra. Questo discorso va eliminato e sanato in una certa maniera. Il progetto va a vantaggio di tutti e andrebbe preso con una certa dose di ottimismo e positività. Ma fra due mesi ci sono le elezioni e ogni cavallo è buono per essere cavalcato”.

Ad essere presa di mira è stata soprattutto la metratura della nuova scuola. “Il primo progetto era di 1700 metri quadri e prevedeva lo spostamento di tutta la scuola dell’infanzia”, ha dichiarato una maestra, “Ora è previsto lo spostamento di tre sezioni a distanza di 400 metri da altre 3 sezioni. Bisogna dislocare la scuola dell’infanzia in due blocchi. Abbiamo carenza di personale educativo, come gestiamo due sezioni?”.

“La progettualità è stata concordata e condivisa con la direzione scolastica”, ha replicato il vicesindaco Paolino, prima di sedare le polemiche dicendo che l’amministrazione avrebbe indetto una confronto pubblico sul tema, in modo da farvi partecipare tutta la cittadinanza e alla presenza dei tecnici che avevano seguito il progetto. Proposta condivisa anche dal candidato sindaco Armando Biasi.