Sanremo, scrive la Lega: “Giù le mani dal partito e dai suoi incontestabili successi”

“A livello locale il risultato è stato all’altezza del dato nazionale”
Sanremo. Ci scrive la Lega in merito al risultato ottenuto a seguito delle elezioni. “Quando si legge, come nei giorni scorsi, che tutti i Partiti tradizionali sono in crisi e che si deve ricorrere alle liste civiche come unico rimedio, non si può che restare sorpresi e perplessi.
Infatti la Lega è il movimento politico più antico attualmente in lizza, ed alle recenti consultazioni politiche ha riportato un successo di consensi davvero eclatante.
Anche a livello locale il risultato è stato all’altezza del dato nazionale, anzi ben superiore alla media, con un bel 22,4% , e soprattutto con un incremento di circa 2200 voti dai 3900 delle Europee (oltre il 55 % in più ) per arrivare oltre i seimila voti in città. Allora la domanda sorge spontanea. Di che crisi stiamo parlando ?
In realtà si tratta di crisi specifiche di altri, di chi è rimasto chiuso nel passato e non ha saputo interpretare le richieste degli elettori. Talmente chiuso da restare scollato dalle esigenze della vita reale e dall’attualità quotidiana, tanto da non avere speranze di raccogliere consensi in assenza di solide prospettive e proposte per il futuro.
Allora, allora sì, forse è meglio nascondersi dietro i gruppi locali, le liste civiche, per fare lavoro di lobby senza dover ripresentare agli elettori l’ingombrante catafalco degli errori passati.
Ingombrante in particolare nei cambi di direzione improvvisi, nelle discontinuità di comportamenti e di alleanze, altrimenti mal digeriti dall’elettorato.
Ma guai a fare di tutta l’erba un fascio, anche se è umano e comprensibile tentare di coinvolgere tutti nel disastro. Ma non giustificabile.
Giù le mani dalla Lega e dai suoi incontestabili successi.
E’ ormai ora di finirla di cercare di instillare nella gente la stucchevole idea che “tanto sono tutti uguali…tanto è lo stesso….tanto non cambierà mai nulla….”.
La gente ha appena risposto che non è così, che vuole voltare pagina, che ne ha abbastanza dei vecchi arnesi e dei vecchi riti della politica.
E che cambiare si può. I Sanremesi lo hanno già detto il 4 marzo”.