Sanremo, le donne in divisa scendono in campo contro la violenza di genere

8 marzo 2018 | 11:31
Share0
Sanremo, le donne in divisa scendono in campo contro la violenza di genere
Sanremo, le donne in divisa scendono in campo contro la violenza di genere
Sanremo, le donne in divisa scendono in campo contro la violenza di genere

Per tutta la giornata, Rangers d’Italia e Polizia di Stato saranno presenti in corso Matteotti con la campagna nazionale “Questo non è amore”

Sanremo. Niente mimose ma locandine e depliant per sensibilizzare sul fenomeno della violenza di genere, per contribuire, attraverso gli strumenti dell’informazione, dell’educazione e dell’ascolto a un cambiamento culturale su un tema che rappresenta un indice fondamentale di civiltà. È uno dei regali per l’8 marzo della Polizia di Stato della provincia di Imperia che questa mattina è scesa in campo con la campagna “Questo non è amore”.

In corso Matteotti, di fronte al Teatro Ariston, è stato allestito un gazebo dove, affiancate da una delegazione dei Rangers d’Italia, operatrici di polizia, un femminile che esiste dagli anni ’60 e che gode di parità di funzioni rispetto ai colleghi uomini, si sono avvicinate alle donne, hanno parlato di quegli amori che nutrendosi di ossessioni, umiliazioni, minacce, amori proprio non sono, e hanno esortato tutte coloro che hanno subito o subiscono molestie e violenza a denunciare, parlare, chiedere aiuto.

La Giornata internazionale della donna, giornata in cui in tutto il mondo si celebrano le conquiste sociali, economiche e politiche che le donne hanno raggiunto nel corso degli anni, è diventata così per la locale Polizia di Stato una risposta a tutti quei reati che nelle forme e nei luoghi più diversi, vengono commessi contro le donne, nei confronti delle quali sono attivi particolari protocolli di intervento. Perchè se denunciare è importante, oggi più che mai è necessaria una profonda trasformazione culturale, possibile anche attraverso strumenti adeguati, come il protocollo Eva, nato da un’idea del dirigente dell’ufficio prevenzione della questura di Milano Maria José Falcicchia, per dare una risposta ai numeri da guerra che sono quelli delle guerre fra le mura domestiche.

(Foto: Giulia Novello)