Sanremo, la proposta dello storico Andrea Gandolfo: “Intitolare la sala del consiglio comunale a Gino Napolitano”

20 marzo 2018 | 12:03
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Sanremo, la proposta dello storico Andrea Gandolfo: “Intitolare la sala del consiglio comunale a Gino Napolitano”

“Significativo è stato il suo contributo fornito alla guerra di Liberazione nell’estremo Ponente ligure, nonché la sua attività politica nel secondo dopoguerra per il rilancio economico e sociale della città dei fiori”, dichiara lo storico sanremese

Sanremo. Lo storico Andrea Gandolfo ha inviato una lettera al presidente del consiglio comunale di Sanremo Alessandro Il Grande, in merito alla mia proposta di intitolare la sala del consiglio comunale a Gino Napolitano in occasione della prossima festa della Liberazione:

“Egregio Signor presidente del consiglio comunale di Sanremo Alessandro Il Grande,
in occasione della prossima festa della Liberazione, il 25 aprile 2018, vorrei proporLe di ricordare la figura di un grande partigiano e parlamentare sanremese, con un’iniziativa che ne perpetui la memoria alle future generazioni.

La mia proposta è quella di dedicare, in quella occasione, la sala del Consiglio Comunale di Sanremo al nostro concittadino Luigi, detto “Gino”, Napolitano, nato a Papasidero, in provincia di Cosenza, il 1° gennaio 1924 e morto a Sanremo il 3 luglio 2000, medaglia d’argento al valor militare per attività partigiana, consigliere comunale di Sanremo dal 1946 al 1980 per il Partito Comunista Italiano e deputato, sempre per il Pci, dal 1963 al 1968 e dal 1968 al 1972. Particolarmente significativo è stato il contributo fornito da Napolitano alla guerra di Liberazione nell’estremo Ponente ligure, nonché la sua attività politica nel secondo dopoguerra per il rilancio economico e sociale della città dei fiori. La sua figura è ancora oggi ricordata da tutti come quella di un uomo onesto e che ha sempre operato nel più completo disinteresse per il bene esclusivo della città di Sanremo.

Per tutti questi motivi, oltre che per il contributo fondamentale da lui fornito al ritorno della libertà nel nostro Paese durante la Resistenza, penso che sarebbe più che giusto dedicargli la sala consiliare del Comune di Sanremo, che lo vide tra l’altro protagonista di lunghi e appassionati dibattiti in difesa degli interessi e delle legittime aspirazioni della nostra città. Nella speranza che questa mia proposta possa essere presa in considerazione dagli organi competenti, colgo l’occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti”.