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Raffica di furti in tutta la provincia di Imperia, alla sbarra gang italo-romena

27 marzo 2018 | 16:15
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Raffica di furti in tutta la provincia di Imperia, alla sbarra gang italo-romena

Gli arresti nel 2016 ad opera dei carabinieri

Imperia. Inizia oggi in Tribunale, davanti al Gip Anna Bonsignorio, il processo in rito abbreviato a carico di un gang di presunti ladri. Si tratta di quattro persone, un italiano e tre romeni, arrestati il 2 novembre del 2016 al termine dell’operazione dei militari dell’Arma denominata “Predator”. Gli imputati sono: Luca Tibaldi, 27 anni, di Alba, ma residente ad Agliano Terme (Asti), e tre romeni, Petrica Sipos, 30 anni, Gabriel Bucica, 29 anni, domiciliato a Sanremo.

All’epoca dei fatti vennero fermati anche tre albanesi, sottoposti in seguito all’obbligo di firma: Altin Gjoka, 28 anni e Bekim Mata, 26 anni, residenti a Diano Castello e Valter Memeti, 46 anni, domiciliato a Diano Marina.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE “PREDATOR”

L’operazione era scattata all’aba. Alle 5 in punto erano entrati in azione i carabinieri del Nucleo Operativo, reparti della nostra provincia e di quelle di Bra e Cuneo. In totale sono stati 54 i militari impiegati dal comando di Imperia. A finire nel mirino una banda dedita al furto – in casa e in auto – ma specializzata anche nella ricettazione. Era composta da albanesi, romeni e un italiano, Luca Tibaldi appunto, molti dei quali difficilmente rintracciabili.

La “batteria” degli albanesi si dedicava ai furti in abitazione, che raggiungeva a bordo di un’auto messa a disposizione dall’italiano, vero “trait d’union” tra le due batterie. I romeni, invece, le auto (in sosta ) le saccheggiavano. Tra gli episodi di ricettazione spicca quello di un tablet rubato trovato a casa di un arrestato romeno e quello dell’autoradio rivenduta a 200 euro a fronte di un valore di mercato di 800.
Ci sarebbe coinvolto anche un “Compro oro” di Sanremo (controllato e perquisito), dove venivano acquistati monili d’oro (dal gruppo italo-albanese) con sospetta leggerezza, specialmente nella registrazione dei documenti che, in alcuni casi, non venivano neppure controllati.

Le indagini sono state condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei carabinieri, coordinate dai sostituti procuratori Maria Pradella e Alessandro Bogliolo. Si è avvalsa di intercettazioni, pedinamenti e della visione di centinaia di ore di filmati provenienti dai sistemi di videosorveglianza cittadina di vari Comuni della provincia. L’attività della banda era comunque “interprovinciale”.

Gli episodi sui quali si è indagato sono i seguenti: furti e tentati furti in abitazione nei Comuni di Cipressa e Costarainera, datati 15 dicembre 2015; 19 febbraio 2016: un furto in casa a Dolcedo e una simulazione di reato a Diano Marina; la ricettazione di monili d’oro avvenuta il 26 febbraio scorso a Sanremo; 15 marzo: furto su un’auto a Sanremo e ricettazione dell’autoradio rubata a Imperia; tra il 18 e il 30 marzo, tutti furti su auto: uno a Bajardo, uno a Vallebona, tre tentati a Ceriana, quattro tentativi a Bordighera e altrettanti a Vallebona. Quattro tentativi e uno riuscito a Taggia, quattro tentati a loano e la ricettazione di un tablet a Sanremo e nel mese di aprile una ricettazione a Sanremo e un furto su auto a Sanremo.