Politiche 2018, la Lega argina l’ascesa del Movimento 5 Stelle che rimane primo partito della provincia
Forza Italia cede la guida del modello Toti al Carroccio. Débâcle Partito Democratico
Imperia. Scrutini terminati. Il seggio sicuro di ponente al centrodestra si conferma tale. Giorgio Mulé “posa il paracadute e mette le ali” per volare verso Roma. La coalizione gli consegna un 46% che vale la vittoria sulle candidature uninominali del collegio Sanremo 1 alla Camera. Battuti i candidati Federico Firminan M5S e Anna Russo del PD.
Il risultato generale invece vede una conferma del trend nazionale con il Movimento 5 Stelle primo partito tallonato da una Lega ad un mirabolante 24%. Da spuntare in previsione comunicali la soglia del 30% raggiunta nella città di confine dal dal Carroccio.
Uno scenario che apre subito alcune riflessioni alla luce delle proiezioni definitive e i dati parziali ma ufficiali del ministero. La Lega di Matteo Salvini fa un salto di 21 punti percentuali nel seggio Sanremo 1 della Camera da quel 4% e virgola del 2013.
Processo inverso ma non meno significativo quello che vede Forza Italia perdere il 5% rispetto alla corsa che fece il Popolo delle Libertà. La forbice tra i due partiti che formano i pilastri del governo di Giovanni Toti si divarica non poco. Il modello Toti porta il centrodestra ad essere la prima coalizione, ma la guida passa, oggettivamente, nelle mani della Lega.
L’altro aspetto di riflessione è dato dallo sprofondamento del Partito Democratico, che cede oltre 10 punti (aveva preso il 25% nel 2013). Zero spaccato le candidature uninominali incassate dei Dem in tutta la regione. Una catastrofe che potrebbe far precipitare il gruppo parlamentare del PD da primo a quarto.
Quella del Movimento 5 Stelle invece è una conferma, premiata con un 3% in più sul 25 e rotti delle scorse elezioni politiche. Tuttavia il loro è un risultato al di sotto della media nazionale e registra la sconfitta, con largo vantaggio di Ripamonti, dell’unica speranza ponentina, Massimo Conio candidato all’uninominale Senato. Il leghisa lo distanzia di circa il 14%. Leda Volpi, seconda nel listino alla Camera, ha buone chance di diventare onorevole.
Si attende con ansia la ripartizione dei seggi proporzionali per vedere chi, nei listini bloccati, diventerà deputato o senatore sulla base delle percentuali nazionali dei singoli partiti. Dai primi dati – conta molto il risultato savonese di Sara Foscolo e quello di Edoardo Rixi nel genevose (quest’ultimo perde nel suo uninominale) – Flavio Di Muro si sta giocando seriamente la possibilità di divenire il nuovo parlamentare rappresentante della Riviera dei Fiori.
Fratelli d’Italia porta il suo contributo alla coalizione vincente con qualcosa avvicinandosi al 5%. Occhi aperti per Massimiliano Iacobucci capolista alla Camera.
Risultati sotto le aspettative per Liberi e Uguali che dalla Liguria sperava di poter offrire un supporto maggiore. Per adesso è sopra la fatidica soglia del 3% (risultato buono su base regionale ma più basso nel seggio di Sanremo che aveva Carla Nattero come capolista).
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