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Neve in Liguria, il comitato dei pendolari: “Piano neve e gelo Trenitalia: funziona?”

3 marzo 2018 | 07:02
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Neve in Liguria, il comitato dei pendolari: “Piano neve e gelo Trenitalia: funziona?”

“La strategia di sopperire con bus sostitutivi ad alcuni treni la cui cancellazione non era prevista”

Liguria. Il Comitato dei Pendolari vorrebbe porre attenzione sulle criticità nella circolazione ferroviaria sulla tratta Savona-Genova che sono state riscontrare ieri.

“Il piano neve e gelo attivato da Trenitalia a seguito delle allerte gialla/arancione per neve in tutta la Regione, che prevede la riduzione dei servizi ferroviari regionali, mentre ha regolarmente funzionato in assenza di significativi fenomeni metereologici, ha dimostrato nella giornata di oggi ieri evidenti limiti.

La strategia di sopperire con bus sostitutivi ad alcuni treni la cui cancellazione non era prevista dal Piano neve-gelo, in mancanza di una comunicazione appropriata nelle stazioni e sui treni, ha contribuito a generare un clima di grande confusione. Non sono stati diffusi piani orari, né l’elenco delle fermate intermedie nelle quali i bus avrebbero transitato, né indicazioni circa il luogo dove le fermate sarebbero state istituite, nell’impossibilità di raggiungere i piazzali antistanti le stazioni comunicata da Trenitalia stessa. Molti viaggiatori hanno atteso invano le millantate navette per ore, per poi rientrare presso le proprie abitazioni.

Non è trascorso molto tempo dal gelicidio dell’11 dicembre scorso, a seguito del quale il Comitato aveva scritto alla Regione Liguria – Assessorato Trasporti segnalando la medesima carenza di comunicazione in situazioni di evidente emergenza.

La Regione Liguria ha recentemente firmato un contratto di servizio con Trenitalia che si basa sul rinnovo della flotta, e a partire dal prossimo anno richiederà un esborso superiore da parte dei pendolari, ma la giusta premessa ad un trasporto efficiente è anche che ci sia un’adeguata manutenzione all’infrastruttura, che, evidentemente, manca. Ci auguriamo, per l’ennesima volta, che la Regione, Trenitalia e RFI non solo ammettano le proprie responsabilità, ma individuino soluzioni efficaci”.