Nell’Imperiese proliferano le aziende messe in piedi dagli stranieri: il 2017 ne ha contate 3.885

3 marzo 2018 | 18:03
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Nell’Imperiese proliferano le aziende messe in piedi dagli stranieri: il 2017 ne ha contate 3.885

I dati Unioncamere-Infocamere e Movimprese parlano di un tasso di crescita del 3,9%, con un saldo fra iscrizioni e cessazione del 147%

Imperia. Nell’Imperiese le aziende messe in piedi da cittadini stranieri sono oramai una realtà del tessuto imprenditoriale, tanto che alla fine dello scorso anno si contavano 3.885 presenze, pari al 15,03% del totale delle imprese registrate sul territorio provinciale. E’ quanto emerge dall’ultima indagine condotta da Unioncamere-Infocamere e Movimprese, i cui dati, inoltre, parlano di un tasso di crescita del 3,9%, con un saldo fra iscrizioni e cessazione nel corso del 2017 del 147%.

Crescita e vitalità sono dunque le parole che meglio contraddistinguono il settore imprenditoriale straniero in provincia di Imperia, che è debitamente da considerarsi tra le forze motrici dell’economia locale, soprattutto a livello regionale.

«La conferma della rilevanza del fenomeno in Liguria – si legge nel report consultabile qui – viene osservando il saldo di imprese fondate da cittadini nati all’estero, dove, senza il contributo di questa componente, sarebbe stato negativo». E non a caso, con 11.211 unità al 31 dicembre 2017 e una percentuale sul totale del 13%, Genova è nella top 10 delle province italiane per incidenza di aziende a conduzione straniera sul numero complessivo di quelle rilevate sul territorio nazionale.

Complessivamente, il settore in cui le imprese di stranieri sono maggiormente presenti in valore assoluto è quello del commercio al dettaglio (circa 162mila imprese, il 19% di tutte le aziende del settore), seguito dai lavori di costruzione specializzati (109mila, il 21% del totale) e dai servizi di ristorazione (poco più di 43mila unità, pari all’11% dell’intero comparto).

In termini relativi, però, l’attività a maggior concentrazione di imprese di stranieri è quella delle telecomunicazioni dove le 3.627 aziende a guida straniera rappresentano il 33.6% degli operatori del settore. A breve distanza segue la confezione di articoli di abbigliamento, in cui le 16.141 realtà guidate da stranieri pesano per il 30% sul totale del comparto.

Tra i paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole imprese individuali, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è il Marocco, con 68.259 imprese individuali esistenti alla fine dello scorso anno. Sugli altri gradini del podio la Cina (52.075 imprese) e la Romania (con 49.317).