L’anima civica di Claudio Scajola: “Ben vengano i partiti se ci sono, fondamentale ripartire dalla comunità”

Imperia. Civici si nasce o si diventa? Viene da domandarselo dopo che è partita la corsa all’associazionismo da parte dei professionisti della politica che si riscoprono lontani dai partiti, vicini ai cittadini.

Lui certo non rinnega il proprio passato, e come potrebbe visto che è stato cofondatore del partito di centrodestra più forte e influente degli ultimi vent’anni, ma è chiaro che qualcosa ne ha cambiato il punto di vista.

Da quando ha annunciato il suo ritorno, Claudio Scajola non ha scosso solo il panorama di una città capoluogo che rischia di perdere la sua centralità (a tutto vantaggio di Sanremo), ma anche quello degli altri Comuni che, nell’ultima settimana di maggio o nella prima di giugno, rinnoveranno i propri consigli comunali.

Forse abbiamo preso un abbaglio, ma dalla convention di lancio, nella quale l’ex ministro ha annunciato la sua candidatura a sindaco, l’attenzione si è concentrata sul cercare di capire che cosa avrebbero fatto i partiti, in particolare il suo. E’ passato più sottotraccia invece il segnale “aperti a tutti, contro nessuno”. Il “civismo”, nuova corrente politica che abbraccia vecchi e nuovi esponenti di destra e di sinistra, ha contaminato anche lui?

Questa è la prima domanda che abbiamo voluto porre nella videointervista che potete vedere solo su Riviera24.it. A che punto è la presentazione dei candidati, che ruolo giocheranno i giovani, quale sarà il suo primo atto da sindaco – domanda prematura ma per ora gli eventuali avversari tentennano – e cos’è successo ieri nell’udienza che ha visto Silvio Berlusconi testimoniare in aula a Reggio Calabria nel processo Breakfast. Un anticipo su quest’ultimo punto: “A sentirlo mi sono commosso…”.