L’ “oro giallo” di Seborga in vetrina su Rete 4: la mimosa protagonista del programma di Luca e Daniela Sardella

3 marzo 2018 | 12:37
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L’ “oro giallo” di Seborga in vetrina su Rete 4: la mimosa protagonista del programma di Luca e Daniela Sardella
L’ “oro giallo” di Seborga in vetrina su Rete 4: la mimosa protagonista del programma di Luca e Daniela Sardella
L’ “oro giallo” di Seborga in vetrina su Rete 4: la mimosa protagonista del programma di Luca e Daniela Sardella
L’ “oro giallo” di Seborga in vetrina su Rete 4: la mimosa protagonista del programma di Luca e Daniela Sardella
L’ “oro giallo” di Seborga in vetrina su Rete 4: la mimosa protagonista del programma di Luca e Daniela Sardella
L’ “oro giallo” di Seborga in vetrina su Rete 4: la mimosa protagonista del programma di Luca e Daniela Sardella

Mostrate le coltivazioni, come si confezionano i mazzi e anche la realizzazione di una crema mani con il fiore simbolo dell’8 marzo

Seborga. L’ “oro giallo” del Principato di Marcello I in vetrina su Rete 4. La mimosa di Seborga è stata protagonista della puntata odierna di “Parola di pollice verde”, il programma dedicato alle eccellenze agroalimentari e floricole italiane condotto da Luca Sardella e la giovane figlia Daniela in onda ogni sabato alle 12 sulla rete Mediaset.

Accompagnata da Sabrina Fogliarino della cooperativa locale Agroflor, per la sua rubrica Daniela ha presentato le coltivazioni del fiore simbolo dell’8 marzo che con il suo giallo colora di suggestioni tutto l’entroterra. E’ passata dunque a illustrarne il metodo di raccolta, il confezionamento in mazzetti e, infine, anche la realizzazione di una particolare crema mani alla mimosa prodotta dai laboratori San PietroLAb di Mattia Brunazzi & Co di Diano San Pietro che da quest’anno accompagnerà la promozione dei fiori di Agroflor.

Economia portante del Principato, la floricoltura di “pieno campo” è del resto vanto internazionale. In particolare, la mimosa, in tutte le sue specie, che viene esportata in ogni parte del mondo, nonché la ginestra, di cui la varietà più tardiva porta il nome “la seborghina” ed è riconosciuta ovunque per la durata e la bellezza del suo fiore.