Imperia, probabile acquisizione dell’Università da parte della Regione Liguria

6 marzo 2018 | 13:23
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Imperia, probabile acquisizione dell’Università da parte della Regione Liguria

Con i tecnici della Regione si stanno valutando i percorsi migliori da seguire per raggiungere questo risultato

Imperia. Questa mattina durante il consiglio regionale sono state discusse le Variazioni al Bilancio di previsione della Regione Liguria. Sul tavolo anche la questione dell’Univesità di Imperia all’interno del bilancio 2018/2020: la manovra effettiva complessiva vale quasi 71 milioni, derivanti dal ricorso a nuovo debito per 35,5 milioni di euro, da entrate di natura vincolata (circa 25 milioni) oltre che dall’applicazione di avanzo vincolato (circa 10 milioni), nel rispetto degli obiettivi di pareggio imposti al bilancio regionale dai vincoli di finanza pubblica per l’esercizio 2018. Da parte di tutti i soggetti ovvero Regione, Provincia, Rettore c’è la volontà di salvaguardare e valorizzare questa realtà. Con i tecnici della Regione si stanno valutando i percorsi migliori da seguire per raggiungere appunto questo risultato, difficile sulla carta, ma importante per il territorio.

Le principali voci di spesa riguardano:

• 3 milioni di euro per l’acquisto di beni immobili (è in corso la valutazione dell’acquisto della sede dell’Università di Imperia);
• 1 milione di euro per progetti integrati per la sicurezza;
• 6,5 milioni di euro per la realizzazione di nuovi progetti strategici digitali;
• 1,5 milioni di euro per la riqualificazione dei Parchi di Genova Nervi;
• 7,6 milioni di euro per interventi di riqualificazione urbana del comune di La Spezia;
• 400 migliaia di euro per la realizzazione di un edificio da destinarsi a sede della protezione civile nel comune di Portovenere;
• 10 milioni di euro per la realizzazione del Polo universitario di ingegneria presso il parco scientifico e tecnologico di Genova-Erzelli;
• 1,7 milioni per interventi di difesa del suolo;
• 1,5 milioni di euro per interventi di risanamento della qualità dell’aria;
• 2,3 milioni di euro per interventi a seguito di calamità naturali.