Imperia, la Compagnia de l’Urivu organizza “Non solo fiori, il modo migliore per festeggiare le donne è raccontarle”

7 marzo 2018 | 10:38
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Imperia, la Compagnia de l’Urivu organizza “Non solo fiori, il modo migliore per festeggiare le donne è raccontarle”

Giovedì 8 marzo alle 16,30 nella sede di Palazzo Guarnieri in Via Zara 6 a Imperia

Imperia. Non solo fiori, il modo migliore per festeggiare le donne è raccontarle. La Cumpagnia de l’Urivu giovedì 8 marzo in occasione dei festeggiamenti per la Festa della Donna offre il ritratto di una donna imperiese straordinaria che ha fatto la storia della città ancora non troppo conosciuta ai più: Maria Leonarda Ranixe.

Spiega la presidente della Cumpagnia de l’Urivu Cristina Viano: «L’intento non è quello di celebrare il genere femminile né di fare retorica, ma di avviare un racconto ed una riflessione responsabile sui cambiamenti della “situazione femminile”attesi, conseguiti, progettati e fornire esempi e modelli aiutando anche a conoscere la storia del nostro territorio sotto ad una diversa chiave».

Un momento di incontro per la cittadinanza che vanta nei propri retaggi storici figure femminili di notevole spessore. Non eroine o personaggi la cui biografia compare solo sui testi di scuola, ma donne comuni, degne di rispetto e di considerazione perché hanno scelto di vivere la propria quotidianità da protagoniste proprio come ogni singola donna, proprio come Maria Leonarda Ranixe.

L’incontro vedrà madre Letizia Carraro, superiora dell’Istituto Suore Clarisse della S.S. Annunziata di Diano Castello raccontare “Elementi religiosi, sociali e pedagogici della vita di suor Leonarda Ranixe Madre venerabile”.

Per questo anno si è scelta infatti Maria Leonarda Ranixe, sicuramente una singolare protagonista nella promozione della donna. Francesca Ranixe nacque il 23 giugno del 1796 a Porto Maurizio (dal 1923 confluita nella città di Imperia), figlia di un calzolaio e di una sarta. A quattordici anni iniziò ad apprendere la professione sartoriale. Fin da giovane si iscrive a numerose confraternite, dichiarandosi a ventitré anni “sposa di Gesù” ed aderendo infine alla confraternita del Monte Calvario.

Vero e proprio “personaggio” per la sua epoca, e ancora oggi figura modernissima per la forza e la perseveranza con cui portò avanti, oltre che alla fede, il suo sogno: raccogliere attorno a se le giovani della sua città e dare loro una formazione preparandole alla vita in un momento storico nel quale la donna era tenuta spesso lontana dall’educazione culturale e formativa.

A 28 anni presso un locale dismesso dei Padri Barnabiti , a Porto Maurizio, inizia la sua esperienza di maestra spirituale e maestra nel campo dell’insegnamento .

Dopo un anno si aprono per Francesca nuove vie, dal Monastero delle Clarisse arriva infatti la proposta di trasferire la sua scuola nei locali del Monastero. La giovane accettò di buon cuore e vide tutto questo come un chiaro segnale di Gesù a favore della sua vocazione spirituale e di vita. In questa occasione quindi insieme ad altre 5 amiche aprì una delle prime scuole femminili della zona e decide di adottare il nome “Leonarda” in onore di San Leonardo da Porto Maurizio diventando così monaca insegnante.

Un carisma vivo e attuale

Le suore “Clarisse della SS. Annunziata” per far conoscere la vita, l’opera e l’oggi delle loro attività, pubblicano un semestrale bollettino “Una vita per la gioventù” e divulgano in vari modi immagini e le biografie della Madre che possono essere richieste direttamente alla Casa Madre di Diano Castello. Curano un sito web: www.clarisseannunziata.it che consente di far conoscere la Madre ovunque, come di fatto avviene con richiesta tramite e-mail di immagini e reliquie. In questi ultimi dieci anni, nel desiderio di attualizzare il carisma del loro Istituto e della loro missione di donne consacrate per il bene della gioventù, hanno attivato il progetto formativo “Io donna secondo Dio”, con la proposta di incontri mensili per ragazze su tematiche volte a illuminare la dignità e bellezza della donna nel suo essere “fatta a immagine e somiglianza di Dio” e nell’importanza del suo ruolo nella famiglia e nella società. In questa direzione, non trascurando anche l’attenzione ai bambini nella scuola e l’attività di catechesi e pastorale parrocchiale, si adoperano,convinte dell’attualità del loro carisma e dell’urgenza di dare alle giovani di oggi, spesso strumentalizzate e senza guide sicure, punti di riferimento e di sostegno nella loro ricerca di pienezza di vita e di felicità.