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I gamberi di Sanremo sposano le nocciole del Piemonte con la “stella” Michelin Maurilio Garola

22 marzo 2018 | 16:52
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Ospite nei laboratori di Mansueto Group, il patron de La Ciau del Tornavento ha mostrato la preparazione della punta di diamante del suo menù stellato

Sanremo. Questo pomeriggio nei laboratori di via Volta di Mansueto Group i sapori del mare di Riviera hanno sposato quelli della terra piemontese.

Lo chef “stellato” Maurilio Garola, patron de La Ciau del Tornavento sulla collina di Treiso d’Alba, è stato maestro d’eccezione del nuovo evento riservato alla formazione professionale alberghiera promosso dall’azienda sanremese leader a livello europeo nel mercato di forniture alimentari per yacht di lusso. Uno show cooking in piena regola dove, in un’esaltazione creativa degli antichi percorsi enogastronomici delle “Vie del sale”, le eccellenze di Liguria hanno incontrato quelle del Piemonte.

In particolare, la “stella” Michelin della più alta zona del Barbaresco ha mostrato ai giovani chef di bordo presenti la preparazione di una delle punte di diamante del suo menu: i gamberi di Sanremo impanati nella tonda gentile, una varietà di nocciole delle Langhe.

«Ho creato questo piatto circa 15 anni –confessa lo chef Garola –. L’ispirazione è arrivata mangiando dei gamberi di Sanremo crudi. Al primo assaggio – sorta di epifania – li ho trovati così morbidi che mi hanno ricordato il sapore di una nocciola appena raccolta. I gamberi rossi sono una materia prima eccelsa che può diventare protagonista anche del pranzo pasquale, magari abbinandola a un tesoro della mia terra, il tartufo».