Donna trovata morta in Francia: potrebbe essere Paola Gambino, scomparsa venerdì da Bordighera

29 marzo 2018 | 19:14
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Donna trovata morta in Francia: potrebbe essere Paola Gambino, scomparsa venerdì da Bordighera

Dal giorno in cui si era allontanata da casa, in via dei Pescatori, dove viveva e dove aveva il suo Bed&Breakfast, di Paola Gambino si era persa ogni traccia

Villefranche-sur-Mer. Il corpo di una donna portato dalla corrente sulla costa francese potrebbe appartenere a Paola Gambino, la 55enne che ha fatto perdere le proprie tracce venerdì sera.  Nonostante nessuno, a Bordighera, volesse credere al peggio, le probabilità che la donna, madre di due figli, fosse ancora viva, erano davvero pochissime.

Dal giorno in cui si era allontanata da casa, in via dei Pescatori, dove viveva e dove aveva il suo Bed&Breakfast, di Paola Gambino, conosciuta e benvoluta nel quartiere dell’Arziglia, si era persa ogni traccia. Nessun pagamento con la carta di credito che aveva nel portafoglio e che poteva ricondurre alla sua posizione, nessuna immagine che la ritraesse nelle telecamere cittadine. L’unica traccia, la più tragica, l’ha trovata Gringo: il cane molecolare in forza all’unità cinofila dei carabinieri di Firenze che ieri, durante le ricerche, ha continuato a correre verso lo stesso punto: la scogliera della “Capannina” sulla spiaggia dell’Arziglia. Immobile dopo la corsa sull’Aurelia, il Bloodhound ha fissato a lungo il mare.

Un momento delle ricerche con il cane “Gringo”
riviera24 - cane molecolare carabinieri gringo

A lungo, senza risparmiarsi, l’hanno cercata l’ex marito Giorgio Bonavia e i figli Riccardo e Andrea, 24 e 17 anni. Al loro fianco i carabinieri della compagnia di Bordighera, al comando del capitano Ignazio Lorito, che ha preso parte alle ricerche con il nucleo cinofili e i suoi uomini della stazione bordigotta dell’Arma. L’hanno cercata i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile e dei rangers d’Italia venuti da tutta la provincia per passare al setaccio la zona, senza tralasciare nessuna pista.

In mare, a bordo di un motoscafo messo in prestito e governato da Sergio Guglielmi (meccanico, collaudatore e venditore di motoscafi), i volontari hanno perlustrato lo specchio acqueo dalla Marina San Giuseppe di Ventimiglia fino a Ospedaletti, controllando le insenature e gli scogli difficilmente raggiungibili da terra. Al porticciolo turistico di Bordighera e nelle zone limitrofi l’hanno cercata i sommozzatori. Mentre in cielo si è levato l’elicottero del nucleo elicotteristi di Villanova d’Albenga.

Nulla è stato lasciato al caso per riportare a casa la donna: purtroppo, l’epilogo, sembra essere il più tragico.