Dal mercato dei fiori a leader del settore rifiuti, Amaie Energia si apre ai Comuni

29 marzo 2018 | 07:00
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Dal mercato dei fiori a leader del settore rifiuti, Amaie Energia si apre ai Comuni
Dal mercato dei fiori a leader del settore rifiuti, Amaie Energia si apre ai Comuni
Dal mercato dei fiori a leader del settore rifiuti, Amaie Energia si apre ai Comuni
Dal mercato dei fiori a leader del settore rifiuti, Amaie Energia si apre ai Comuni

I soci Sanremo, Riva e Santo Stefano varano l’aumento di capitale guardando alla valle del San Lorenzo

Sanremo.Amaie Energia cresce e si prepara ad espandersi. Non solo nei servizi, dalla gestione del mercato dei fiori passando per la raccolta differenziata e, a breve, i parcheggi pubblici, ma anche nella sua compagine sociale.

Va in questa direzione l’aumento di capitale che si apprestano a varare i soci Sanremo (possiede oltre il 99% della società), Riva e Santo Stefano. Le nuove quote verranno offerte ai Comuni della valle del San Lorenzo – San Lorenzo stessa, Civezza, Cipressa, Costa Rainera, Pietra Bruna, Dolcedo e Vasia – che ad oggi hanno affidato il servizio all’Amaie ma con una procedura d’urgenza, attraverso le ordinanze dei rispettivi sindaci.

Con la delibera di consiglio comunale passata all’attenzione della giunta matuziana (l’ok definitivo dovrà arrivare dal consiglio), si prepara il terreno per questa manovra espansiva che permetterà ai nuovi arrivati di poter procedere con l’affidamento diretto (senza gara) del servizio.

Dalle considerazioni della delibera viene spiegato che se da una parte Amaie Energia registra un trend positivo, dall’altra si rende necessario aprire a nuovi soci (possono essere solo pubblici), per non far gravare eccessivamente dei costi il Comune di Sanremo e generare economia di scala migliori.

Si va a consolidare così un processo che ha visto l’azienda partecipata da Amaie Spa acquisire prima i servizi di igiene urbana di Riva e Santo Stefano e che ora è pronta a diventare la multiservizi del comprensorio che dalla città dei fiori guarda verso levante. L’espansione a ponente, invece, rimane ostacolata dai limiti imposti dal piano d’ambito della Provincia.