“Con Claudio per Imperia”, un pezzo di città si mobilita per il ritorno di Scajola a candidato sindaco

16 marzo 2018 | 20:05
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“Con Claudio per Imperia”, un pezzo di città si mobilita per il ritorno di Scajola a candidato sindaco
“Con Claudio per Imperia”, un pezzo di città si mobilita per il ritorno di Scajola a candidato sindaco
“Con Claudio per Imperia”, un pezzo di città si mobilita per il ritorno di Scajola a candidato sindaco
“Con Claudio per Imperia”, un pezzo di città si mobilita per il ritorno di Scajola a candidato sindaco

Auditorium della camera di commercio strapieno. L’ex ministro lancia la sua campagna elettorale per un “Comune amico del cittadino”

Imperia. Che si dovesse fare la coda e rischiare seriamente di rimanere fuori per assistere alla prima uscita pubblica dell’ex ministro Claudio Scajola nemmeno lui se lo aspettava. Oltre 700 persone si sono mobilitate per sentirsi dire una frase scontata ma attesa: “Confermo che mi candido a sindaco per una città che torni a sorridere e si lasci alle spalle la tristezza che l’ha avvolta negli ultimi anni”.

Una “convention” di fedelissimi che vale una carica contro ogni idea che lo voleva mettere da parte, alla ricerca di un candidato comune, per un modello unito e stabilito prima delle elezioni. Le immagini di questa sera rimarranno impresse nella memoria di chi, contro il fondatore di Forza Italia, tenterà di correre.

Il discorso di Scajola è stato di visione, oltre i piccoli progetti, per parlare ad una città capoluogo di provincia che deve ritrovare la sua centralità nella programmazione di tutto il ponente.

La sua è una candidatura aperta a tutti e contro nessuno. Anche se una frecciatina al governatore Giovanni Toti non è riuscita a risparmiarsela: “Candidato unico? Chi è Toti per poterlo dire. Stasera ho visto tanti esponenti della Lega, il segretario provinciale Giulio Ambrosini, i sindaci più importanti come quello di Diano Marina Giacomo Chiappori…”. Il messaggio è evidente, il Carroccio locale sarebbe con lui.

Grande atteso per l’evento era anche l’assessore regionale Marco Scajola, il nipote che in famiglia ha aperto una faida politica schierandosi dalla parte del presidente di Regione. Prima fila e prima persona salutata dall’ex ministro una volta concluso il proprio intervento. Eppure le diversità di vedute sembrano ancora esistere, visto che non c’è stato il gesto plateale di pacificazione che molti si aspettavano.