Bordighera, ricerche Paola Gambino: nella notte mobilitata la protezione civile
La 55enne non si sarebbe allontanata dalla zona: le ricerche riprendono oggi
Bordighera. Non si sarebbe mai allontanata dalla zona, Paola Gambino, la 55enne di Bordighera che da venerdì scorso ha fatto perdere le proprie tracce. Sulla base degli accertamenti e delle indagini dei carabinieri è emerso che l’imprenditrice bordigotta, che dal 2006 gestisce il B&B Acqua di Mare in via dei Pescatori in Arziglia, non avrebbe lasciato Bordighera.
Al termine di un vertice in Prefettura, nel pomeriggio di ieri, sono scattate le ricerche. A partire dalle 21 le squadre della protezione civile di Bordighera, Ospedaletti e Vallecrosia hanno setacciato la zone di Arziglia, Beodo e Montenero. Una ricerca difficile, viste le scarsissime condizioni di luce, terminata poco dopo mezzanotte e ripresa stamane.
Tra gli scogli della Arenella, lungo il “Cammin du Pipu” e sugli scogli sottostanti fino al campo sportivo e poi oltre, passando per la spiaggia dell’Arziglia fino al Grand Hotel del Mare: i volontari hanno setacciato ogni centimetro dell’area. Così hanno fatto anche le squadre inviate al Beodo, accessibile anche dall’Arziglia, nella zona del cimitero cittadino, e al Montenero.
La scomparsa di Paola Gambino è stata denunciata sabato: la 55enne non era nel suo B&B, dove avrebbe dovuto servire le colazioni agli ospiti. Si sarebbe allontanata la sera prima, intorno alle 20. In Arziglia, la donna ha lasciato tutti i mezzi di sua proprietà: l’auto, lo scooter e la bicicletta. Non avrebbe portato con sé nemmeno il telefono cellulare, ma solo una borsa con all’interno pochi contanti e la carta di credito.
I carabinieri della compagnia di Bordighera, al comando del capitano Ignazio Lorito, hanno diramato le ricerche a tutte le forze dell’ordine e di polizia, sia italiane che straniere: nome e foto dell’imprenditrice, infatti, sono stati inseriti nella banca dati accessibile anche alla polizia estera. Nella speranza di ritrovare la 55enne, madre di due figli, verranno visionati i filmati delle telecamere di videosorveglianza cittadine. Al momento non si esclude nessuna ipotesi: dall’allontanamento volontario al gesto estremo.