Verezzo e Poggio si promuovono sui social grazie a “Ponente ligure fotosintesi”

13 febbraio 2018 | 08:03
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Verezzo e Poggio si promuovono sui social grazie a “Ponente ligure fotosintesi”

Sarà possibile mettere “Mi piace” alle foto che ritraggono la location fino al 18 febbraio

Sanremo. Questa settimana Verezzo e Poggio sono le località in gara per il concorso gratuito “I Like” di “Ponente ligure fotosintesi” che mette in competizione i Comuni della provincia per il titolo di paese più ammirato.

Verezzo fa parte del comune di Sanremo. La frazione dista 4,17 chilometri dalla città dei fiori. Poggio èanch’essa una frazione del comune sanremese. Deve la sua notorietà al fatto di essere l’ultima salita prima del traguardo della famosa classica ciclistica Milano-Sanremo.

La storia di Poggio è legata a quella delle vicine Sanremo e Ceriana: è infatti nel periodo tra il 1143 ed il 1154 che l’arcivescovo di Genova Siro II risolve una controversia tra le popolazioni dei due luoghi, relativamente al possesso delle terre dislocate lungo il crinale che da Monte Bignone scende fino al mare, fino al Capo Verde (il cosiddetto “Monte della Valle”). L’arcivescovo pertanto divide in tre parti tale territorio: la parte inferiore, che comprende terre della Civitas Sancti Romuli, viene assegnata alla Curia, la parte mediana, ampiamente coltivata, ai Cerianaschi, mentre la parte alta, comprendente il Monte Bignone e i relativi pascoli, ai Sanremesi. Questi ultimi, nel 1154 ottengono dall’arcivescovo l’uso della parte inferiore, con l’intento di colere et meliorare (coltivare e migliorare), al fine di fondare un nuovo centro abitato.

Il territorio, posto in luogo elevato, ben difeso anche se ben esposto, è un’ottima base per raggiungere facilmente il mare ed i fertili terreni coltivabili circostanti. In tale posizione sorse il primo nucleo abitativo di contadini, che in breve diventa un vero e proprio villaggio rurale: la Villa Podii Sancti Romuli. Facendo parte il territorio dei possedimenti arcivescovili, è obbligo degli abitanti il versare alla Curia un quattordicesimo dei raccolti di grano, orzo, fave e segale, e un ottavo del vino prodotto.

Sicuramente i primi contrasti si hanno con gli abitanti di Bussana ai quali vengono sottratti degli ottimi terreni coltivi. Con buona probabilità il nucleo originario ha un certo accrescimento alla fine del XV secolo, in quanto la chiesa parrocchiale di Santa Margherita viene ampliata nel 1488, dopo essere stata separata dalla chiesa madre di San Siro nel 1452. Nel 1511 la popolazione di Poggio conta 112 famiglie, circa 400-450 abitanti, e nel 1664 incrementa fino a 194 famiglie, 726 abitanti, fino ad arrivare nel XVIII secolo a circa 900 abitanti. L’economia si basa in quest’epoca quasi interamente sulla coltivazione di olio di oliva, fichi, mandorle, ed è rivolta all’ambito locale; tuttavia vengono fatti piccoli commerci con Sanremo di olio, limoni, palme e vino.

Nel XVI secolo viene istituito un piccolo nucleo abitato vicino al mare, lungo la Via Aurelia che conduce a Sanremo, tanto che ancora oggi è possibile vedere parte della Torre dei Moraglia edificata nel 1562 per fini difensivi nei confronti delle incursioni barbaresche. Nel secolo successivo il paese non viene mai riportato nelle cronache come bersaglio di incursioni e viene incluso amministrativamente nel territorio sanremese, senza però poter avere alcun ruolo nella vita politica cittadina. Nel 1752 si ha una testimonianza dell’impegno della Villa Podii nelle vicende sanremesi, in quanto si schiera insieme con Verezzo contro Genova, opponendosi attivamente all’occupazione di Ceriana da parte di una guarnigione di granatieri.

Nei secoli seguenti la popolazione inizia a vivere in maniera relativamente tranquilla, in pace con i paesi vicini, ed espandendosi fino a comprendere il nucleo posto lungo la via Aurelia. La frazione ha sempre basato la sua economia sui frutti della terra, grazie alla buona esposizione panoramica, soleggiata e protetta. Oggigiorno vive prevalentemente di floricoltura, con coltivazioni en plein air e in serra, che nell’ultimo secolo hanno preso il posto di palme ed uliveti, presenti ancora in ridottissimi quantitativi.

La vigna, un tempo abbondante, produceva un pregiato vino bianco ottenuto da vitigni di origine iberica, coltivato negli areali tra Bussana e Dolceacqua fin dal XV secolo. Ancora oggi viene prodotto un Vermentino prestigioso, in quantitativi ridottissimi e destinati principalmente al consumo locale e familiare.

Fino al 18 febbraio sarà possibile mettere “Mi piace” alle foto, che ritraggono le location, postate sulla pagina Facebook di “Ponente ligure fotosintesi” (https://www.facebook.com/ponentfoto/?fref=ts). Se otterranno tanti voti potranno entrare nella Top Ten.

La scorsa settimana Taggia ha totalizzato 44.877  visualizzazioni e 5574 “Mi  Piace”. Ecco la top Ten al momento:

1. Taggia 5574 “Mi piace”
2. Dolceacqua 3227
3.  Seborga 3117
4. Ospedaletti 2769
5. Ventimiglia Alta 2711
6. Sanremo La Pigna 2139
7. Cervo 2132
8. Bordighera 2084
9. Rezzo 2024
10. Perinaldo 1951