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Taggia, approvazione del bilancio: spending review in vista ma non cambiano le tasse

4 febbraio 2018 | 16:46
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Taggia, approvazione del bilancio: spending review in vista ma non cambiano le tasse
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Taggia, approvazione del bilancio: spending review in vista ma non cambiano le tasse
Taggia, approvazione del bilancio: spending review in vista ma non cambiano le tasse

Il sindaco ha chiesto agli uffici di contrarre la spesa per accumulare un tesoretto da investire in opere pubbliche

Taggia. Il cambio di passo voluto dal sindaco “con le scarpe da ginnastica” Mario Conio – ribattezzato così in campagna elettorale per la sua propensione a parlare con la gente – non si sta realizzando solo con i progetti che puntano a riavvicinare la cittadinanza al Comune, ma anche per alcune cattive abitudini che il primo cittadino vuole provare a correggere.

Tra queste l’usanza di approvare il bilancio di previsione “quando fuori ce la neve”. Oggi nevicava sul monte Faudo ma il sindaco promette che non sarà sfiorata la prima proroga già data al 31 dicembre, termine ordinario di approvazione del bilancio preventivo.

Ma cosa troveranno nelle previsioni dell’amministrazione i taggiaschi? Per prima cosa nessun aumento delle imposte comunali, che Conio si impegna a lasciare alle attuali tariffe.

Di contro, quando si vuole investire con risorse pubbliche senza fare conto su nuove entrate tributarie, in Comune è stato dato il via ad una “spending review” interna. Il primo cittadino ha chiesto infatti di contrarre la spesa, in particolare di quegli uffici che possono permettersi maggiormente di farlo (per esempio il turismo, al quale è stato chiesto un risparmio nell’ordine di 5 mila euro), senza toccare i capitoli destinati al sociale.

Si chiudono così le pagine del “libro dei sogni” per iniziare a sfogliare quelle della cruda verità. Per raggiungere l’obiettivo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, ovvero la realizzazione (il progetto deve ancora essere svelato nei suoi particolari) del nuovo viale delle Palme, devastato dal punteruolo rosso e oggi irriconoscibile, servono 300 mila euro.

La spending review in salsa tabiese servirà proprio per formare il tesoretto necessario a trasformare questi i sogni in realtà.