#Sanremo2018, Baglioni: “Come dentro una centrifuga, sto aspettando di asciugarmi completamente. Lo rifarò? Non lo so”

11 febbraio 2018 | 13:47
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E’ stupefatto, sbalordito quasi frastornato Claudio Baglioni, chiuso il sipario sul suo Festival

Sanremo. “Mi sembra tutto molto strano, non saprei descrivere il mio stato d’animo, è come essere passati in una centrifuga e stare aspettando di asciugarsi completamente”. E’ stupefatto, sbalordito quasi frastornato Claudio Baglioni, chiuso il sipario sul suo Festival.

Un 68° Festival di Sanremo eccezionale, di qualità, guidato dalle stelle polari della musica, delle parole, come voleva l’orizzonte d’attesa creato dal “dittatore artistico”, da questo sacrestano per cinque giorni chiuso nel Tempio della canzone ad accendere “le candele all’inizio e a chiudere la chiesa alla fine” senza però dimenticare di fischiettare i suoi miti per l’emozione del pubblico. Un format quello di Sanremo 2018 che dentro “non ha messo tutto” ma tutto lo ha messo eccome e che forse il Claudio nazionale ripeterà (oppure no, sembra indeciso) anche se qualcuno lo potrà riprendere.

“In fondo – ha sottolineato con la sua contraddistintiva, apprezzatissima modestia – non è un’invenzione così originale. Ho solo messo a fuoco il titolo, la sua ragione sociale, Festival della canzone italiana, e ho cercato di tradurlo in fatti. Non ci sarei mai riuscito se non ci fosse stato l’intendimento di altre persone, non bastava il mio e magari non è bastato quello dei colleghi. Alcune cose, infatti, potevano essere fatte meglio. Spero di essere riuscito a far passare il messaggio che il Festival non basta proporlo al pubblico, non bisogna seguirlo, ma occorre precederlo, occorre avere più responsabilità nella proposta. Il Festival non deve essere solo la destinazione finale ma la fonte”.

(Foto e video di Jacopo Gugliotta)