Sanremo, scontro in commissione sul limite ai giochi leciti

26 febbraio 2018 | 14:28
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Sanremo, scontro in commissione sul limite ai giochi leciti
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Sanremo, scontro in commissione sul limite ai giochi leciti
Sanremo, scontro in commissione sul limite ai giochi leciti
Sanremo, scontro in commissione sul limite ai giochi leciti

Assotrattenimento, Federazione italiana tabaccai e Fipe hanno partecipato, su invito del sindaco, alla discussione tra i consiglieri comunali

Sanremo. La voce delle categorie dei tabaccai e dei gestori sono state ascoltate, questa mattina, nella prima commissione consiliare convocata per discutere sulla mozione del Movimento 5 Stelle che vuole ridurre l’orario in cui gli esercenti possono tenere accese le macchinette video-poker.

Tre ore di sospensione, dalle 12 alle 18, che preoccupano moltissimo Fit (Federazione tabaccai italiani), Assotrattenimento (Confindustria) e Fipe (Confcommercio), che hanno sollevato dubbi sull’efficacia di un misura del genere per contrastare la ludopatia.

Sarebbero 36 milioni gli introiti generati dal settore, secondo la consigliera Paola Arrigoni, fermamente convinta che un freno debba essere posto ad un business che può rovinare le famiglie.

Proposta bocciata come strumentale e populista da Simone Baggioli (Forza Italia), che ci vede dietro una finalità elettorale in prospettiva elezioni. Accusa rimandata al mittente dalla consigliera pentastellata che ricorda il giorno di deposito, risalente al 2016.

Le categorie hanno ragionevolmente osservato che tabaccai e le altre attività commerciali sono tenute a controllare chi gioca, rischiano multe fino a 11 mila euro e il ritiro della licenza se nei propri locali viene trovato un minorenne attaccato alle slot. Ma è sul gioco online che puntano il dito, vero problema che non conosce limiti visto che si svolge in privato.

Fabio Ormea (Sanremo Insieme) mette sul tavolo un incentivo che l’amministrazione dovrebbe riconoscere a chi decide, spontaneamente, di provare ad andare avanti anche senza le slot. Sì perché le 150 attività sul territorio, di cui una trentina tabaccai, temono di perdere un 30% dei propri ricavi.

Una soluzione immediata però sembra doversi escludere. Il segretario comunale ha ricordato la legittimità dell’iniziativa, che rientra nei poteri regolamentativi del primo cittadino e del consiglio, ma ha aggiunto che si rende necessaria un’istruttoria più approfondita che tenga conto delle indagini dell’Asl.

I commissari, dopo aver ascoltato le posizioni di tutti, hanno aggiornato la seduta. La sintesi che potrebbe essere fatta e che quindi verrà portata in consiglio comunale dovrebbe andare nella direzione di dare un segnale, come Comune, di voler contrastare il vizio del gioco, andando a definire una fascia oraria (di qualche ora) nella quale le macchinette devono rimanere spente, Casinò escluso.