Sanremo, in occasione del Festival la Boutique Spinnaker espone le opere di Guido Crepax

2 febbraio 2018 | 16:41
Share0
Sanremo, in occasione del Festival la Boutique Spinnaker espone le opere di Guido Crepax
Sanremo, in occasione del Festival la Boutique Spinnaker espone le opere di Guido Crepax
Sanremo, in occasione del Festival la Boutique Spinnaker espone le opere di Guido Crepax
Sanremo, in occasione del Festival la Boutique Spinnaker espone le opere di Guido Crepax
Sanremo, in occasione del Festival la Boutique Spinnaker espone le opere di Guido Crepax
Sanremo, in occasione del Festival la Boutique Spinnaker espone le opere di Guido Crepax

Una vera e propria galleria delle copertine che hanno fatto la storia della musica italiana

Sanremo. In occasione del 68esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo, la Camera Italiana Buyer Moda The Best Shops e la Boutique Spinnaker presentano il progetto: Guido Crepax: Vetrine d’autore.

Per tutta la durante del Festival di Sanremo, la Boutique Spinnaker situata in Via Giacomo Matteotti 141 a Sanremo celebrerà Guido Crepax con una esposizione nelle vetrine delle copertine di dischi realizzate dall’artista per i più importanti cantanti che si sono esibiti al Festival di Sanremo. Vetrine d’autore vuole essere un omaggio della Camera Italiana Buyer Moda non solo all’artista di fama mondiale Guido Crepax ma anche alla città di Sanremo e alla cultura italiana. Ogni vetrina è stata associata ad una boutique affiliata alla Camera Italiana Buyer Moda. I The Best Shops partecipanti all’iniziativa sono: Franz Kraler di Cortina D’Ampezzo, L’lnde Le Palais di Bologna, Dell’Oglio di Palermo, Coltorti di Ancona, Biffi di Milano, Tessabit di Como, Penelope di Brescia, Bernardelli di Mantova, Parisi di Taormina e RussoCapri.

La dichiarazione di Claudio Betti, proprietario della Boutique Spinnaker e consigliere direttivo di Camera Italiana Buyer Moda è stata: “E’ il Festival della Canzone italiana ed avrei voluto ospitare tutte le vetrine dei nostri associati italiani che ad oggi sono oltre 120. Credo che la capacita’ di selezionare il bello che abbiamo noi italiani non abbia uguali nel mondo e portare l’italian style attraverso vetrine di boutique prestigiose ed il talento di un artista come Guido Crepax sia un grande privilegio per la nostra associazione. Ringrazio la famiglia Crepax ed in particolare i figli di Guido, Caterina ed Antonio per l’entusiasmo con cui hanno accolto e sono diventati parte attiva dell’iniziativa”.

Dichiarazione Mario Dell’Oglio, proprietario della Boutique Dell’Oglio e presidente di Camera Italiana Buyer Moda: “La moda, come l’arte e la musica e’ parte di quel meraviglioso racconto che l’Italia restituisce ogni giorno. Usare le vetrine di un Best Shop per celebrare la creatività di Crepax, autore di una vera icona di stile, e’ un modo per partecipare al clima di cultura pop che Sanremo risveglia nelle case di tutti gli italiani”.

Chi è Guido Crepax?

Non tutti sanno che prima di essere stato autore di quelle storie a fumetti che, con Valentina, lo hanno reso famoso ‘in tutto il mondo, Guido Crepax (1933 2003) ha disegnato centinaia di cover di dischi. La musica, infatti, è stata una presenza costante nella sua vita famigliare e lavorativa. Figlio di un musicista Gilberto, primo violoncello nell‘orchestra della Scala di Milano che con Arturo Toscanini andò in tournée negli Stati Uniti nel 1921 a soli vent‘anni, nel 1953, realizza la sua prima copertina per un disco del pianista jazz Fats Waller prodotto dalla casa discografica La Voce del Padrone.

E‘ il suo primo lavoro retribuito che ottiene grazie al fratello maggiore Franco, manager della Ricordi e scopritore di cantautori tra cui Paoli, Gaber, Bindi, Jannacci, Endrigo, Tenco e Ornella Vanoni. Nel 1961, Franco Crepax diventa Direttore Generale della CGD, contribuendo al lancio di cantanti come Gigliola Cinquetti, Caterina Caselli, Marcella Bella, i Pooh e numerosi altri. In ambito discografico, Guido ne segue le orme, realizzando centinaia di copertine d’autore, parallelamente a lavori di grafica pubblicitaria, illustrazioni per libri e riviste e, dal ’65 in poi, le storie a fumetti. Anche in questo campo egli è autore versatile, spaziando un po’ tutti i generi musicali: dall’amato jazz alla musica classica, dal rock americano alla musica leggera italiana, e ancora, canzoni popolari e politiche, dischi letterari, dischi per bambini e per imparare le lingue.

Come ricordava Renzo Arbore nel ’69 Crepax è stato il primo copertinista italiano, prima c’erano solo i titoli ed eventualmente figure astratte”. Disegnando copertine di dischi, egli ha trovato e affinato un suo stile che si rifaceva al pittore e designer americano Ben Shahn e a David Stone Martin, allievo di Shahn, forse il più grande disegnatore di copertine di jazz di sempre. Grazie a questi lavori, sarebbe poi stato apprezzato come designer pubblicitario, illustratore a 360° e, infine, autore di storie a fumetti. Opere che Crepax ha portato avanti in contemporanea lungo tutto l’arco della sua lunga carriera lavorativa (dal 1953 al 2003, anno della sua morte), mettendo in ogni cosa sempre la stessa passione e professionalità, senza mai considerare un‘attività più importante delle altre.

Sono nate così copertine di dischi importanti della musica leggera italiana. Come Nuda dei Garybaldi, considerata la miglior copertina del Prog italiano anni ’70 e non solo. Diverse raccolte delle canzoni di San Remo e tanti singoli come La più bella del mondo di Nicola di Bari, I marziani di Peppino di Capri, Il mio amico Aldo di Dario Fo e Giorgio Gaber, Un ragazzo una ragazza di Memo Remigi, Come sei bella dei Camaleonti, Per una donna di Massimo Ranieri, lo e Mara di Dario Baldan Bembo. Decine di Spartiti, tra cui, Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno e tante altre canzoni del Festival. Cover di jazz di tutti i più grandi musicisti,
da Fats Waller a Louis Armstrong e da Gershwin a Gerry Mulligan. E inoltre, tanti altri gruppi che nessuno ricorda se non per le copertine di Crepax, come The Five Killers e The Crew Cuts, quest’ultima notata dall’agenzia pubblicitaria della benzina Shell che decise poi di affidare il lavoro al “Più americano dei disegantori italiani”, una campagna che venne poi premiata con la palma d’oro per la pubblicità.