Sanremo, il Liceo Cassini al Palafiori per l’incontro di Libera

21 febbraio 2018 | 20:21
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Sanremo, il Liceo Cassini al Palafiori per l’incontro di Libera

Il tema cardine della mattinata è stata la lotta alle mafie e all’illegalità con Rocco Mangiardi ed i genitori del piccolo Dodò, bambino ucciso a soli 11 anni dalla mafia

Sanremo. Il Liceo G.D. Cassini ha partecipato all’incontro del 21 febbraio, organizzato dall’associazione antimafia Libera, tenutosi nella sala Ninfea del Palafiori di Sanremo, che ha visto come protagonisti i ragazzi dei licei.

Il tema cardine della mattinata è stata la lotta alle mafie e all’illegalità. Oltre all’associazione antimafia Libera, hanno presenziato due importanti simboli della lotta alle associazioni mafiose: Rocco Mangiardi, autore della raccolta di poesie intitolata “poesie d’amore, di fede e di ciarpame”, ed i genitori del piccolo Dodò, bambino ucciso a soli 11 anni dalla mafia. I ragazzi hanno avuto l’opportunità di ascoltare testimonianze di chi, personalmente, ha subito delle perdite e di chi ha avuto il coraggio di “dire no” a pizzo e minacce.

“È necessario vivere senza vergogna e lottare per ciò che più c’è caro”. In questa sua frase si può riassumere il coraggio di Mangiardi, un uomo che ha deciso di mettere tutto a rischio pur di combattere il fenomeno mafioso. Il coraggio di indicare con un dito chi lo aveva minacciato con un fucile.

“Il nostro dito di cittadini responsabili puntato ad indicare il mafioso è più forte delle loro armi”. L’incoraggiamento verso dei giovani fatto da un padre di famiglia perché questi non si sottomettano alla “tassa sulla paura” e perché “non c’è differenza tra corrotto e mafioso”.

I genitori di Dodò sono le testimonianze viventi di come brutalmente colpisca e danneggi la mafia. “Colpire i bambini è l’offesa più grande fatta alla vita”, così recitava il video che ricordava il piccolo Dodò, e così hanno voluto ricordare i suoi genitori. Solo ricordando faremo vivere le vittime innocenti, e solo così combatteremo questa “piovra radicata nel mondo che è la mafia”.