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La Marittima Service Group di Imperia installerà i moduli tecnoreef ad Alassio

25 febbraio 2018 | 09:00
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La Marittima Service Group di Imperia installerà i moduli tecnoreef ad Alassio

È stata dimostrata l’efficacia della soluzione e la stabilizzazione della linea di riva

Alassio. Obiettivo? Proteggere il waterfront alassino dal moto ondoso che arriva a ridosso della costa e degli edifici. Il Consorzio Adelasia lancia il progetto tecnoreef, un intervento di protezione costiera lungo il litorale di Alassio da poco più di 8 milioni di euro. Un’operazione che nella parte burocratica ha visto impegnato anche il Comune.

Davanti alla costa della Baia del Sole saranno installati dei moduli flessibili e piramidali che vedranno impegnati i tecnici della Marittima Service Group, l’impresa di lavori marittimi e lavori subacquei di Imperia che si è ben presto imposta sul mercato nazionale, facendosi apprezzare per la sua serietà e professionalità. Il progetto è stato presentato sabato mattina all’Auditorium dell’Istituto Salesiano di Alassio dal “Consorzio Adelasia” che raccoglie buona parte degli imprenditori balneari della zona. A presentarlo i tecnici dello studio di progettazione Studio Rinaldo di Venezia ed il professor Paolo Berni dell’Università di Pisa insieme all’ingegner Paolo Gaggero, quindi Giorgio Danese e Guido Beltrami della Tecnoreef.

«Nel 2012 – spiega Ernesto Schivo, presidente del Consorzio Adelasia che ha seguito passo passo l’intervento – è stato avviato un iter che si è concluso a settembre dello scorso anno.  È prevista l’installazione di moduli flessibili e piramidali, una barriera soffitta che rallenta la forza del moto ondoso del 50% e quindi permette il passaggio della sabbia». Secondo gli esperti veneziani «l’onda con questo sistema perde il potere erosivo e al tempo stesso favorisce l’ingresso della sabbia». Un progetto avveniristico che ora ha bisogno di finanziamenti.

Oltre a proteggere la costa le strutture subacquee, una volta installate, potranno favorire il ripopolamento delle aree marine. Le strutture generano delle onde a bassa frequenza che attirano il pesce e favoriscono il tigmotropismo. Il professor Paolo Berini dell’Università di Pisa ha studiato attraverso modelli matematici che il ripopolamento ha avuto effetti decisamente positivi.