in missione |
Altre News
/
Imperia
/

Il cuore di Villa Viani batte tra i bambini di Bangui

20 febbraio 2018 | 08:01
Share0
Il cuore di Villa Viani batte tra i bambini di Bangui
Il cuore di Villa Viani batte tra i bambini di Bangui
Il cuore di Villa Viani batte tra i bambini di Bangui
Il cuore di Villa Viani batte tra i bambini di Bangui
Il cuore di Villa Viani batte tra i bambini di Bangui

Un viaggio in uno dei Paesi dove altissimo il tasso di mortalità

Pontedassio. Missione compiuta. Grazie al buon cuore dei laiguegliesi e della comunità di Villa Viani, frazione di Pontedassio, l’arciprete don Danilo Galliani, parroco di San Matteo, è partito per Bangui per partecipare ad un programma di cooperazione internazionale che prevede il sostegno alla maternità e per aiutare i bambini della Repubblica Centroafricana. «Grazie alla solidarietà della nostra comunità e soprattutto dei bambini siamo riusciti a raccogliere, in pochissimo tempo mezzo quintale di materiale scolastico che doneremo ai bambini di Bangui». Per loro sono state raccolte penne, matite, pennarelli, ma anche fogli e quaderni grazie al buon cuore di tutti. Raccolti anche circa 5 mila euro dai fedeli di Laigueglia gruppo missionario e confraternita Santa Maria Maddalena dagli amici di Villa Viani. Tutto grazie anche alla vendita delle piante aromatiche con il ricavato in beneficenza.
«La Repubblica Centroafricana è un paese dove il tasso di mortalità durante il parto è elevatissimo – racconta il sacerdote – Molte donne partoriscono nella foresta lontano da presidi sanitari e senza aiuti. Per questo motivo abbiamo deciso di aiutare le famiglie e i bambini». Il parroco di San Matteo ha raggiunto il paese dove nel 2015 il Papa aveva aperto la Porta Santa della Cattedrale proclamando la città “capitale spirituale del mondo”. «E’ una terra – spiega don Danilo Galliani – che soffre da diversi anni per l’odio, l’incomprensione, la mancanza di pace.
Qui vivono persone praticamente a abbandonate a se stesse, che devono mendicare acqua e cibo per poter sopravvivere». Importante l’aiuto dei missionari e in parte dell’Onu che fornisce loro aiuti dopo che i focolai di guerra hanno costretto centinaia di migliaia di persone a lasciare le proprie case e spostarsi all’interno del Paese, mentre sono circa mezzo milione quelle che hanno trovato rifugio oltre i confini nazionali.