Giro di vite per i migranti in Francia con il progetto di legge Collomb, intanto a Ventimiglia cresce il numero di stranieri

21 febbraio 2018 | 19:52
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Giro di vite per i migranti in Francia con il progetto di legge Collomb, intanto a Ventimiglia cresce il numero di stranieri
Giro di vite per i migranti in Francia con il progetto di legge Collomb, intanto a Ventimiglia cresce il numero di stranieri
Giro di vite per i migranti in Francia con il progetto di legge Collomb, intanto a Ventimiglia cresce il numero di stranieri

Introdotto il reato di “superamento illegale della frontiera”

Ventimiglia. Crescono le famiglie, le donne e i minori che raggiungono la città di confine con la speranza di attraversare la frontiera e arrivare in Francia o in altri paesi europei. Lo dimostrano i dati ufficiali del Campo Roja gestito dalla Croce Rossa, dove sono ospitate 347 persone di cui 23 minori e 6 donne sole, oltre ad altre 44 donne appartenenti a nuclei familiari. E lo ribadiscono i volontari della Caritas Intemelia di via San Secondo, che da qualche settimana hanno visto crescere la presenza di donne con bambini anche molto piccoli. La Caritas tutti i giorni accoglie i migranti, specie quelli che hanno trovato un rifugio sotto al cavalcavia di via Tenda, destinando a donne e bambini una sala apposita dove poter mangiare al caldo e seduti a tavola.

A differire sono soprattutto le nazionalità, mentre il campo istituto dalla Prefettura a Bevera ospita in prevalenza migranti provenienti dal Bangladesh e dal Pakistan, oltre ad altri stranieri dell’Africa centrale, “da noi gli eritrei hanno superato, come numero, i sudanesi”, ha detto il responsabile della Caritas Intemelia Maurizio Marmo, “E sono soprattutto gli eritrei a viaggiare in nuclei familiari con donne e bambini”.

“Prima le donne che passavano da noi erano sporadiche”, ha aggiunto Marmo, “Mentre ora purtroppo ce n’è un buon numero, insieme ai bambini, che purtroppo non va al Parco Roja, nonostante noi cerchiamo sempre di informarle sulla presenza del campo. Purtroppo hanno il timore del controllo delle impronte e un po’ quello della distanza dal centro”. Le famiglie di eritrei, infatti, non vogliono restare in Italia ma cercano di superare il confine, non tanto per trovare asilo in Francia ma, soprattutto, per raggiungere la Germania.

migranti francia

Un sogno che sembra sempre più difficile da realizzarsi, soprattutto guardando al progetto di legge in merito all’immigrazione, presentato oggi dal ministro degli Interni francese Gérard Collomb. Il disegno di legge, tra le altre cose, introduce un vero e proprio reato di “superamento illegale della frontiera” con una pena prevista di un anno di carcere e 3750 euro di multa per attraversa illegalmente le Alpi tra Italia e Francia e non in corrispondenza di un posto di frontiera. Una nuova “arma” dell’esecutivo, questa, per chiudere i confini: con questa misura, infatti, qualsiasi persona straniera non appartenente ai paesi dello “spazio di Schengen” dovrebbe entrare in Francia attraverso uno dei 119 valichi di frontiera o uno dei 285 punti di attraversamento autorizzati e solo nelle ore di apertura di questi punti di attraversamento.

Inoltre, i termini per ottenere l’asilo saranno ridotti a meno di sei mesi, ma la durata di detenzione nei centri di custodia temporanea verrà allungata. E chi non avrà diritto all’asilo, verrà espulso dal paese.