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“Autopsie fantasma”, certificati e mancate timbrature ai raggi x in tribunale

15 febbraio 2018 | 17:34
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“Autopsie fantasma”, certificati e mancate timbrature ai raggi x in tribunale

Altra udienza chiave davanti al collegio presieduto dal giudice Aschero

Imperia. Udienza dedicata alla deposizione dei dirigenti dell’Asl 1 Imperiese e dei titolari delle agenzie funebri (testi del pm Grazia Pradella) il processo in corso in tribunale a Imperia per l’inchiesta relativa alle “autopsie fantasma” che vede imputata Simona Del Vecchio.

Durante l’udienza ampio spazio alla questione dei certificati necroscopici e delle mancate timbrature. Le indagini della guardia di finanza avevano messo in luce, attraverso pedinamenti e appostamenti, foto e video, che l’imputata avrebbe utilizzato in diverse occasioni l’auto di servizio dell’Asl per propri interessi personali, in particolare per andare a fare la spesa. Non la pensa allo stesso modo l’avvocato Marco Bosio: “Pronti a ribaltare punto per punto le contestazioni nei confronti della mia assistita”.

La dottoressa Del Vecchio, ex responsabile di Medicina Legale dell’Asl, deve rispondere di falso in atto pubblico circostanza relativa ai certificati di morte firmati trovandosi però in altro luogo nel momento della redazione del prescritto certificato, ma anche di peculato in particolare per aver utilizzato l’autovettura di servizio dell’azienda sanitaria, per truffa ai danni dello Stato in relazione alle presunte false certificazioni prodotte attestanti lo svolgimento dell’attività di servizio.

Alla prossima già fissata al 1 marzo saranno ascoltati altri testimoni citati dal pm tra cui il medico Andrea Leoncini e i parenti dei defunti.