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Il vescovo Suetta ha firmato per il “Popolo della Famiglia”

21 gennaio 2018 | 18:18
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Il vescovo Suetta ha firmato per il “Popolo della Famiglia”
Il vescovo Suetta ha firmato per il “Popolo della Famiglia”
Il vescovo Suetta ha firmato per il “Popolo della Famiglia”
Il vescovo Suetta ha firmato per il “Popolo della Famiglia”

Tutto è nato da un incontro tra il presule e Mario Adinolfi

Sanremo. C’è anche una firma autorevole tra quelle raccolte in provincia di Imperia dai simpatizzanti del “Popolo della famiglia” del leader Mario Adinolfi. E’ quella del vescovo Tonino Suetta che guida la Diocesi di Ventimiglia e Sanremo.

Ha incontrato il presidente del circolo di Imperia Nino Iraci e altri due amici che hanno “certificato” un evento particolarmente atteso. “Contiamo di raggiungere le 400 firme necessarie da presentare alla Corte d’Appello – spiega Nino Iraci – ma quella del vescovo Suetta, persona a noi cara, è davvero autorevole. Tutto nasce quando il presule aveva partecipato ai Martedì Letterari promossi al Casinò di Sanremo insieme a Mario Adinolfi. Ora è arrivato il momento di tirare le somme di questa iniziativa che anche in provincia di Imperia ha riscosso una straordinaria adesione”.

“Il Popolo della Famiglia porta avanti – prosegue Iraci -porta avanti con grande spirito questa novità. Appoggiamo con forza lo slogan di Adinolfi “A noi la battaglia a Dio la vittoria””.

Il movimento politico Popolo della Famiglia, scaturito dai Family Day del 2015 e del 2016, è stato fondato da Mario Adinolfi, Gianfranco Amato e Nicola De Matteo l’11 marzo 2016 con la necessità di tutelare la famiglia naturale formata da un uomo e una donna, così come previsto dall’art. 29 della Costituzione; ma anche di tutelare la vita dal concepimento alla morte naturale; di tutelare le donne dalla brutale pratica dell’utero in affitto; di tutelare i bambini dalla velenosa ideologia del gender definita da Papa Francesco più pericolosa di una bomba atomica. Così illustra gli obiettivi Gianfranco Amato, segretario nazionale del movimento: “Puntiamo a portare alle urne chi è rimasto deluso dagli altri partiti o chi è schifato da certe politiche. Vita, famiglia ed educazione sono principi non negoziabili”.