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“U megu” imperiese Felice Cascione ricordato ad Alto

27 gennaio 2018 | 17:56
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“U megu” imperiese Felice Cascione ricordato ad Alto

Sarà cantata “Fischia il Vento”, l’inno dei partigiani scritto da Cascione

Imperia. Domani, domenica 28 gennaio, sarà ricordata ad Alto (Cuneo), la figura di “U Megu”, il partigiano imperiese Felice Cascione. Durante la cerimonia che si svolgerà davanti al cippo onorario sarà cantata “Fischia il Vento”, l’inno dei partigiano-garibaldini scritto proprio da Felice Cascione.

“U megu”, nato a Porto Maurizio il 2 maggio 1918 e morto ad Alto, sotto il fuoco nazifascista, il 27 gennaio 1944. “Bello e vigoroso come un greco antico”, ebbe a dire Natta parlando di Cascione.

Felice, orfano di padre, morto nella Grande Guerra lo stesso anno della nascita del figlio, fu cresciuto alla madre, Maria Bajardo, maestra elementare che per le sue idee antifasciste fu vessata nel lavoro, spostata spesso di sede (sempre in posti difficili da raggiungere, compreso un anno a Pietra Ligure) ma mai doma. Felice fu anche un campione di pallanuoto (il suo regno era la Spiaggia d’Oro di Imperia) e, proprio per meriti sportivi, vestì l’azzurro anche se non aderente al regime fascista. In vasca, a Roma, fu protagonista di un episodio poco conosciuto. Di fronte aveva la squadra della capitale, tirò una terribile pallonata che andò a colpire in viso un avversario, rischiando di sfigurarlo. Per fortuna finì bene e l’avversario, Massimo Girotti, potè in seguito diventare un grande attore.