Spazi pubblici a chi non ripudia il fascismo, Berrino (FdI): “Che senso ha alzare i toni e tornare a dinamiche del passato?”

17 gennaio 2018 | 14:56
Share0
Spazi pubblici a chi non ripudia il fascismo, Berrino (FdI): “Che senso ha alzare i toni e tornare a dinamiche del passato?”

Intanto i capigruppo hanno rinviato a dopo le politiche la discussione dell’ordine del giorno presentato da Sanremo Attiva

Sanremo. Si scalda il panorama politico della città dei fiori sulla proposta lanciata ai consiglieri comunali dall’Anpi matuziana e raccolta da Robert Von Hackwitz (Sanremo Attiva), di modificare la disciplina comunale sulla concessioni degli spazi pubblici, subordinandola alla firma di una dichiarazione con la quale si sottoscrive di ripudiare il fascismo e il nazismo, in tutte le sue forme. Di riconoscersi nei “valori costituzionali della Resistenza”. Come di non aver professato o mai manifestato per “ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe e antidemocratiche portatrici d’odio o di intolleranza religiosa”.

Dopo l’apertura del sindaco Alberto Biancheri (leggi qui), disposto ad appoggiare l’istanza se si dovesse limitare “alla firma di un modulo ove asserire di ripudiare il fascismo e il nazismo”, diversamente se si facesse un ragionamento più ampio, interviene il capogruppo di Fratelli d’Italia e assessore regionale Gianni Berrino (raggiunto telefonicamente mentre si trova a Roma, dove è impegnato in un tavolo con il ministero su Ilva e Ericson).

A lui abbiamo rivolto la stessa domanda fatta al sindaco Biancheri: “Come si comporterà quando sarà il momento di trattare la proposta dell’Anpi?”

“Sono assolutamente contrario. E’ totalmente fuori da quello che vuol dire vivere in una democrazia compiuta. La XII disposizione finale della Costituzione Italiana vieta la ricostituzione del partito fascista. Deve essere la magistratura a vigilare sul rispetto di questa regola e delle leggi, non può essere il funzionario di un Comune.

Non esiste che se non firmi un foglio – continua Berrino – dove dichiari tutte quelle cose che l’Anpi vorrebbe, chi la pensa diversamente non possa avere in uso gli spazi pubblici.Sarebbe una compressione smisurata della libertà di pensiero.

Allora perché non ci scriviamo che bisogna essere anche anti-comunisti, visto le stragi perpetrate dal regime sovietico?

Atteniamoci alla Costituzione e lasciamo il compito alla magistratura di vigilare sul suo rispetto. L’ultima domanda che mi faccio è: che senso ha alzare i toni e tornare a dinamiche del passato? Centra qualcosa il trovarsi alla vigilia di una campagna elettorale dove la presidente dell’Anpi Sanremo è candidata alle elezioni?

Mi limito allora a rimandare alla lettura dell’articolo di Mario Bozzi Sentieri, pubblicato sul Secolo d’Italia: “Chi ha nostalgia degli anni di piombo? Demonizzare non fa bene a nessuno”.

Intanto la questione scotta al punto tale che nella conferenza dei capigruppo tenutasi questa mattina a Palazzo Bellevue, il presidente Alessandro Il Grande ha proposto di rinviare la discussione, prevista per il prossimo consiglio comunale, a dopo le elezioni.