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Sono passati vent’anni dalla morte di Assia Norris, Sanremo ricorda l’attrice italiana di origine russa

29 gennaio 2018 | 10:20
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Sono passati vent’anni dalla morte di Assia Norris, Sanremo ricorda l’attrice italiana di origine russa

Morì il 27 gennaio 1998 nell’ospedale civile della città dei fiori

Sanremo. Sono passati vent’anni dalla scomparsa dell’attrice Assia Noris, attrice italiana di origine russa che morì il 27 gennaio 1998 presso l’ospedale civile della città dei fiori. Dal 1981 la famosa attrice infatti scelse proprio la città di Sanremo come dimora per passare gli ultimi anni della sua vita, un esistenza ricca di successi cinematografici accanto a grandi attori dell’epoca, da Amedeo Nazzari a Vittorio De Sica.

Tra i suoi film più celebri ricordiamo “Darò un milione” di Mario Camerini (1936), “Il signor Max” (1937), “I grandi magazzini” (1939), “Dora Nelson” (1939) e “Una storia d’amore” (1942). La Noris conquistò il pubblico con la sua bellezza esotica e il suo stile di recitazione fine ed elegante, ingenuo e malizioso al tempo stesso, diventando una delle grandi dive del cinema italiano degli anni trenta e quaranta.

Incarnò, agli occhi di una generazione di italiani, l’ideale di donna con la D maiuscola, descritta nelle canzoni dell’epoca e nelle pellicole del filone dei telefoni bianchi, di cui fu forse l’attrice più rappresentativa. Tra gli episodi più emblematici della sua vita, si può annoverare l’incontro con Hitler, descritto da Assia Noris come un “pupazzo di neve, con il naso, i baffi e gli occhi finti”, che le chiede di recitare per conto della UFA, ricevendo però una imbarazzata risposta negativa.

Tra i suoi atti che creano sconcerto fra gli italiani, si ricorda l’apparizione, sconvolgente ed inusuale a quei tempi, in un costume a due pezzi, mentre alcuni suoi comportamenti, ritenuti poco in linea con l'”etica di regime”, le costano non solo continui rimproveri da parte del Ministero della cultura popolare e del ministro Gaetano Polverelli, ma anche la deportazione in Germania. Riposa presso il cimitero di Valle Armea a Bussana.