Scongiurato il rischio di fallimento di Rivieracqua, trovato l’accordo con Amat

26 gennaio 2018 | 11:53
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Scongiurato il rischio di fallimento di Rivieracqua, trovato l’accordo con Amat

Già consegnati assegni circolari per 600 mila euro

È stato scongiurato il fallimento di Rivieracqua, la società pubblica di gestione del ciclo idrico integrato. L’Amat di Imperia ha infatti trovato l’accordo sul rientro dei debiti e nei prossimi giorni provvederà al ritiro dell’istanza di fallimento che aveva presentato in Tribunale. Il ritiro potrebbe avvenire anche prima dell’incontro con il giudice previsto per il 2 febbraio. La transazione è stata siglata ieri e i vertici di Rivieracqua hanno già consegnato a quelli di Amat assegni circolari per 600 mila euro, pari alle fatture scadute negli ultimi due mesi per la fornitura di acqua all’ingrosso nel Golfo dianese e a un anticipo del pagamento del debito pregresso. Per quanto riguarda invece il restante milione e 200 mila euro di arretrati, il pagamento sarà dilazionato in 18 rate. Il prossimo passo per garantire effettivamente un futuro a Rivieracqua ora dovranno farlo i comuni soci, versando il denaro necessario alla società pubblica pere proseguire la sua attività.

Sempre in merito ad Amat, la società imperiese ha portato a casa anche un’importante vittoria al Tar della Lombardia in merito al ricorso contro il provvedimento della provincia che ha impedito l’aumento delle tariffe alla stessa Amat. In sostanza, il tribunale amministrativo ha stabilito l’illegittimità del mancato aumento tariffario in quanto anche se Amat è un gestore cessato è costretta a proseguire nella sua attività per il mancato subentro da parte di Rivieracqua. Un principio che era stato sostenuto anche dal sindaco di Imperia Carlo Capacci quando la provincia aveva concesso gli aumenti tariffari a Rivieracqua e Amaie. Ora bisognerà capire quali saranno gli effetti di questa sentenza.