La denuncia |
Cronaca
/
Sanremo
/

Sanremo, il Sappe denuncia le condizioni della casa circondariale

24 gennaio 2018 | 16:05
Share0
Sanremo, il Sappe denuncia le condizioni della casa circondariale

La situazione non migliora, la condizione della C.R. di Sanremo è destinata a peggiorare

Sanremo. La O.S. intende richiamare l’attenzione sulla situazione degli istituti penitenziari liguri, ove a fronte di circa 1100 posti disponibili sono attualmente ristretti una media di 1400 detenuti, con picchi di sovraffollamento di oltre il 30% negli istituti di Genova Marassi e Imperia.“Nel panorama sopra rappresentato, il dato più allarmante, è rappresentato dalla piccola casa circondariale di Imperia che nonostante una capienza di 61 posti detiene quotidianamente una media di 100 detenuti, nella quale i compiti di vigilanza e prevenzione sono affidati a un numero di poliziotti del tutto insufficienti, costretti quotidianamente a svolgere lavoro straordinario per garantire continuità al servizio, nel medesimo periodo la C.C. di Sanremo veniva trasformata in casa di reclusione con la conseguenza che il suddetto istituto, stante tale modifica non riceve più arrestati, con l effetto che la circondariale di Imperia movimenta circa 800 detenutiall’anno.

Di fatto l’ aggravio di lavoro ricaduto sulla C.C. di Imperia non si è tradotto in un miglioramento delle condizioni operative presso la C.R. di Sanremo, poiché presso quest’ ultimo, si susseguono una serie eventi critici che spaziano dalle reiterate aggressioni nei confronti del personale di Polizia, alle aggressioni fisiche e verbali nei confronti dello staff sanitario, sino al recentissimo episodio di molestie nei confronti di personale della locale Asl.

Peraltro la condizione della C.R. di Sanremo è destinata a peggiorare, atteso che per effetto dell’ imminente apertura di un nuovo padiglione detentivo, che porterà la capienza dell’ istituto a circa 270/280 posti a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 200 posti. È evidente che in mancanza dì interventi tesi a modificare la gestione dei suddetti istituti, a cominciare dalla restituzione alle sedi di appartenenza delle oltre quaranta unita’ di Polizia distaccate altrove e l’ulteriore aumento numerico dei ristretti non potrà che portare all’ennesimo detrimento delle condizioni di sicurezza dei due istituti. Il tutto in un clima di apparente silenzio e disinteresse da parte degli uffici centrali e regionali” – afferma il Sappe.