Sanremo, attentato incendiario alla ditta dell’ex datore di lavoro: chiesta una condanna a 2 anni per Salvatore Scamardella

24 gennaio 2018 | 18:57
Share0
Sanremo, attentato incendiario alla ditta dell’ex datore di lavoro: chiesta una condanna a 2 anni per Salvatore Scamardella

Il 4 novembre 2011 aveva compiuto un attentato incendiario agli impianti elettrici “Aclasto”, di via Merdiana

Imperia. Il 4 novembre 2011 aveva compiuto un attentato incendiario agli impianti elettrici “Aclasto”, di via Merdiana, a Sanremo. Secondo l’accusa, Giuseppe Scamardella, 59 anni, avrebbe agito per per dispetto, dopo che il titolare (Luca Aclasto), nel marzo 2011 lo aveva licenziato, in quanto sorpreso piu’ volte a bere alcolici durante il lavoro.

La vicenda, dibattuta in tribunale a Imperia, è arrivata praticamente al capolinea. Il pubblico ministero Paola Marrali ha chiesto una condanna a due anni per l’imputato.

Nell’ottobre del 2013 in un’intervista a Riviera24.it aveva dichiarato: “Sono una persona onesta, non un delinquente. Una persona che ha sempre lavorato in proprio, ma sfortunatamente, nel 2008, per vari motivi si è ritrovato a lavorare con Luca Aclasto – raccontava il sanremese – Nel marzo 2011, mi viene comunicato il licenziamento e fino a questo ci siamo, il lavoro era finito davvero, ma la sorpresa è che questa persona non mi aveva mai assunto con la nuova ditta, facendomi perdere disoccupazione e trenta mesi di contributi. Sono stato per dieci mesi a cercare un contatto per un accordo, senza esito. A novembre, preso dalla disperazione, ho sbagliato con quel gesto ed ho pagato. Ora dico: come fa questa persona a raccontare falsità sul mio conto, come quando afferma che ho rifiutato un lavoro? Quando mai ho minacciato lui e altri di tagliarli la gola? Se davvero ero solito bere sui cantieri, come faceva a fidarsi e a far sì che facessi riunioni in cantiere? E se eravamo d’accordo sullo stipendio, dove stanno i contributi della metà in bianco? Quando mai ho incendiato altre ditte, se non ho mai lavorato con nessuno? La verità è questa”.

A difendere Scamardella è l’avvocato Stefania Lombardi. Prima della sentenza ci saranno eventuali repliche fissate ai primi di marzo sempre al palazzo di giustizia di via XXV Aprile.