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Piscina di Imperia chiusa dalla magistratura, la Rari: “Pronta l’istanza di dissequestro”

10 gennaio 2018 | 18:50
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Piscina di Imperia chiusa dalla magistratura, la Rari: “Pronta l’istanza di dissequestro”

La società si difende: “Tracce di Legionella Pneumofila in una parte molto limitata dell’impianto”

Imperia. Il giorno dopo il clamoroso sequestro della piscina i legali della Rari Nantes Imperia sono pronti a chiederne il dissequestro. La conferma arriva direttamente dall’avvocato Mario Leone che è anche il fratello di Rodolfo “Rudy” Leone che della società sportiva è il presidente.

“Fin dal primo minuto ci siamo messi al lavoro”, dice il legale che non vuole aggiungere altro proprio per non perdere tempo prezioso nell’analisi delle contestazioni fatte dalla magistratura imperiese.  D’altronde alla Rari, quello che interessa, è riaprire la piscina di San Lazzaro per non gravare sulle spalle delle famiglie dei bambini che la frequentano per allenamenti o tempo libero.

“Uno dei primi pensieri va proprio a loro”,  dice la società che parla di una “sospensione temporanea” delle attività scusandosi del disagio. “Fin da subito, ci siamo attivati per riportare la situazione sui binari della normalità. Le decisioni e i conseguenti disagi giungono nel mezzo di una indagine molto ampia che ha toccato tutti i procedimenti di sanificazione all’interno dell’impianto intero”.

E viene anche spiegato come “il risultato ha fatto emergere tracce di Legionella Pneumofila in una parte molto limitata dell’impianto stesso e che assolutamente non concerne le vasche e le acque ove vengono svolti allenamenti e attività varie, per le quali le analisi hanno rivelato valori conformi alle norme”.