Partita sospesa tra Ospedaletti e Don Bosco Vallecrosia Intemelia, Giovinazzo: “L’arbitro dovrebbe chiederci scusa”

30 gennaio 2018 | 09:02
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Partita sospesa tra Ospedaletti e Don Bosco Vallecrosia Intemelia, Giovinazzo: “L’arbitro dovrebbe chiederci scusa”

“Chiediamo che il presidente dell’AIA si prenda la responsabilità di quello che è successo e che vengano presi dei provvedimenti”

Vallecrosia. Il Don Bosco Vallecrosia Intemelia, affiliato al Torino FC Academy, dopo ciò che si è verificato domenica mattina durante la gara con l’Ospedaletti, valida per il Campionato provinciale Allievi, provvederà ad inoltrare reclamo agli organi competenti.

“Non è possibile vedere dei ragazzi di 15-16 anni che escono dal campo con gli occhi lucidi e vengano da noi per sapere cosa è successo, cosa hanno fatto di sbagliato per essere stati espulsi senza una motivazione – dichiara Simone Giovinazzo, direttore sportivo del Don Bosco Vallecrosia Intemelia – L’arbitro deve essere anche un educatore. Non possiamo pretendere che un ragazzo possa essere a conoscenza di un intero regolamento a memoria. E’ stato espulso perché non sapeva come comportassi e non poteva chiedere a nessuno un consiglio”.

“Chiediamo che il presidente dell’AIA si prenda la responsabilità di quello che è successo e che vengano presi dei provvedimenti – continua – Non si è mai verificato un episodio simile prima d’ora nel mondo del calcio giovanile. Abbiamo ricevuto grande solidarietà da parte dell’intera società dell’Ospedaletti Calcio, che anche sul momento ha informato personalmente il presidente dell’AIA su quello che era accaduto”.

“E’ assurdo quello che è accaduto con l’arbitro oltre ad essere un fatto gravissimo. E’ inaccettabile il suo atteggiamento e il fatto che abbia lasciato il campo per dieci minuti. Non vogliamo né chiediamo che la partita si ripeti, perché non ci interessa il risultato, ciò che a noi sta a cuore sono i ragazzi. Non è giusto che loro abbiano sofferto così. Ci faccia almeno le sue scuse, soprattutto ai ragazzi che ne sono usciti feriti e con il morale a terra” – conclude.