L’Asl in commissione sanità in Comune per la piscina: “Fatte le analisi, responso tra pochi giorni”

22 gennaio 2018 | 18:23
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L’Asl in commissione sanità in Comune per la piscina: “Fatte le analisi, responso tra pochi giorni”
L’Asl in commissione sanità in Comune per la piscina: “Fatte le analisi, responso tra pochi giorni”
L’Asl in commissione sanità in Comune per la piscina: “Fatte le analisi, responso tra pochi giorni”

In commissione sanità presente anche il direttore generale Marco Prioli

Imperia. Una piscina chiusa da due settimane. Un’inchiesta giudiziaria in corso finora senza indagati, ma con un obiettivo ben preciso: analizzare a fondo i valori delle analisi. E lo hanno fatto anche i tecnici dell’Asl. Oggi, poco dopo l’ora di pranzo, in commissione sanità in una riunione presieduta dal consigliere di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale Alessandro Casano si è parlato di quello. “L’Asl ha effettuato tutte le analisi del caso. Precauzioni indispensabili prima di poter riaprire l’impianto. Occorre attendere una decina di giorni”, ha detto il vicepresidente della Commissione Sanità Casano.

E c’era anche il direttore generale Marco Prioli, oltre al sindaco Carlo Capacci. L’Asl, con i suoi funzionari, ha precisato che il responso delle analisi arriverà tra qualche giorno. Resta quindi chiusa la piscina Cascione su ordinanza del sindaco Carlo Capacci. “La posizione assunta dal sindaco – ha precisato Gianfranco Grosso di Imperia Bene Comune – è corretta. Fin che non si conoscono i risultati delle analisi è giusto che l’impianto resti chiuso al pubblico”. Alla riunione erano presenti anche Vassallo, Poillucci, Lazzarini e Fossati. Segue quella della settimana scorsa. In quel caso si era riunita la commissione di vigilanza. Una cosa è certa – dice l’assessore Vassallo – dobbiamo garantire la massima sicurezza ai cittadini. Giustamente l’ordinanza sarà revocata solo quando avremo tutte le garanzie necessarie. Ci spiace, ma si tratta di un provvedimento di tipo cautelare deciso nell’interesse dei cittadini stessi. Dopo la riunione della settimana scorsa era doveroso fare un punto della situazione anche con l’Asl che ringraziamo”. E anche il sindaco attende il responso delle indagini Asl per eventualmente revocare l’ordinanza che aveva firmato poco dopo il dissequestro della piscina deciso dal gip Massimiliano Rainieri.

La Procura, nel frattempo, difende il suo operato anche perché l’inchiesta prosegue. Dall’altra sponda c’è la Rari Nantes che gestisce l’impianto natatorio e che puntualizza: “La procedura che viene eseguita in piscina prevede un’analisi batteriologica con prelievi bimestrali ed esito mensile. La variabilità dei valori dipende dalla frequentazione delle vasche e, in particolare lo Pseudomonas (batterio della “Legionella”, ndr), dalla presenza di persone con infezioni quali otiti e congiuntiviti che raramente frequentano le vasche. I prelievi e le analisi di novembre segnalano che lo Pseudomonas è a valore zero, così il mese successivo, rendendo non necessari ulteriori provvedimenti. In conclusione, la presenza del batterio in questione è per un verso rara e per altro tempestivamente trattata“.