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I nuovi treni regionali si mostrano: Rock e Pop danno spettacolo in piazza, ne arriveranno 43 in 5 anni

12 gennaio 2018 | 13:00
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I nuovi treni regionali si mostrano: Rock e Pop danno spettacolo in piazza, ne arriveranno 43 in 5 anni

Nel futuro del trasporto ferroviario anche un biglietto integrato regionale: lo rivela l’amministratore delegato di Trenitalia

Liguria. Per vederli sfrecciare sui binari della Liguria bisognerà attendere l’inizio del 2020, ma Rock e Pop – così si chiamano i nuovi treni che Trenitalia inserirà in servizio sulla rete regionale – portano nei loro nomi una promessa, che è anche un hashtag: #lamusicastacambiando.

E’ quello che si augurano, d’altronde, anche i pendolari liguri visto che proprio oggi si firma anche il nuovo contratto di servizio tra Trenitalia e Regione Liguria. Contratto che, entro il 2023, porterà al rinnovo totale della flotta dei treni regionali.

“Ai primissimi 2020 Rock e Pop correranno sui binari di questa bellissima regione – dice l’amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iaconoe sottolineo che sono treni pianificati e costruiti anche appositamente per questa regione, mezzi all’avanguardia pensati su misura dell’utenza e il nuovo contratto di servizio porterà ai liguri più servizi e più qualità”.

Da parte di Trenitalia, un investimento di 390 milioni per il rinnovamento della flotta, ma di oltre 550 milioni per quanto riguarda il sistema di servizio ferroviario, nel suo complesso, tra rinnovo del parco rotabile e azioni di miglioramento, entro il 2032. Un orizzonte temporale ampio ma che prevede l’ingresso di 28 nuovi treni regionali Rock, di 15 Pop e di 5 Jazz (questi ultimi già in circolazione dal 2018 affiancheranno i Vivalto già in esercizio).

Nel futuro del trasporto ferroviario anche un biglietto integrato regionale: “Potrebbe diventare realtà, come accade già in altre regioni, come l’Umbria – anticipa Iacono – pensiamo a un biglietto integrato che permetta di passare da un sistema di trasporto all’altro, treni, metro, bus, su scala regionale, per avere un’esperienza di viaggio più integrata possibile”.