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Braccio di ferro Amat-Rivieracqua, si torna in tribunale per evitare il fallimento

18 gennaio 2018 | 18:55
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Braccio di ferro Amat-Rivieracqua, si torna in tribunale per evitare il fallimento
Braccio di ferro Amat-Rivieracqua, si torna in tribunale per evitare il fallimento
Braccio di ferro Amat-Rivieracqua, si torna in tribunale per evitare il fallimento
Braccio di ferro Amat-Rivieracqua, si torna in tribunale per evitare il fallimento

Cresce l’attesa per la decisione del giudice sul rinvio tecnico chiesto il mese scorso dopo una prima udienza

Imperia. Sarà una giornata importante quella di domani (venerdì 19 gennaio) in tribunale a Imperia. E’ in gioco il futuro di Rivieracqua, il consorzio pubblico che si occupa della gestione del servizio idrico integrato in provincia. Venerdì prossimo, infatti, è in programma una nuova udienza in tribunale a Imperia.

Davanti al giudice Silvana Oronzo, è prevista la seconda udienza per l’istanza di fallimento presentata da Amat Spa (partecipata del Comune capoluogo, che vede di nuovo alla sua presidenza Barbara Pirero) nei confronti, appunto, di Rivieracqua.

Il nuovo Cda, guidato da Gian Alberto Mangiante e rappresentato oggi anche dalla consigliera Sara Rodi, nel corso della prima udienza, ha proposto un graduale rientro del debito e chiesto al giudice un rinvio tecnico così da avere più tempo per approfondire maggiormente la situazione economica e finanziaria della società.

Piano di rientro poi definito e approvato dal CdA. Si tratta ora di capire se questo intervento sarà sufficiente per far cambiare idea all’Amat visto che da novembre batte cassa a Rivieracqua chiedendo una somma di 1 milione e 500 mila euro per debiti maturati nel tempo.