Affare “Sogni d’Estate” di Imperia, conti in “rosso” per 600 mila euro

Prosegue l’indagine della guardia di finanza a caccia di conti e documenti
Imperia. Conti in “rosso” per 600 mila euro. Dietro l’affare per l’acquisto dei “Sogni d’Estate” una voragine incolmabile. Un’operazione finanziaria dubbia sulla quale ora si sono concentrate le indagini della guardia di finanza. Le fiamme gialle, coordinate dalla Procura, hanno già iniziato a spulciare conti e documenti e non sarà un lavoro facile.
Lo stabilimento balneare, dotato di piscina e ristorante, uno dei più belli e rinomati della Riviera, meta di vacanza di tanti turisti in arrivo da Piemonte, Lombardia e anche dall’estero, è chiuso per lavori. Nessun sigillo da parte della magistratura, ma perquisito da cima a fondo dai finanzieri a caccia di prove e riscontri.
“Un affare concluso per 170 mila euro, cifra necessaria per non vedere revocata la concessione demaniale – ripete Luca Ramone, il commercialista di Imperia, principale indagato nell’inchiesta giudiziaria – Ma è stata anche organizzata una ristrutturazione aziendale importante”. Eccola la difesa dell’ex presidente della Rari Nantes e ora membro del direttivo dello stesso sodalizio giallorosso.
Presto sarà interrogato, come gli altri tre indagati dalla magistratura per truffa e riciclaggio, ed avrà modo di difendersi anche con memorie e non solo a parole.