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Ventimiglia, polizia arresta 23enne afghano: ha violentato due ragazze insieme a complice

6 dicembre 2017 | 13:13
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Ventimiglia, polizia arresta 23enne afghano: ha violentato due ragazze insieme a complice
Ventimiglia, polizia arresta 23enne afghano: ha violentato due ragazze insieme a complice
Ventimiglia, polizia arresta 23enne afghano: ha violentato due ragazze insieme a complice
Ventimiglia, polizia arresta 23enne afghano: ha violentato due ragazze insieme a complice
Ventimiglia, polizia arresta 23enne afghano: ha violentato due ragazze insieme a complice

Gode dello status di rifugiato, ora è in carcere

Ventimiglia. Ha violentato due ragazze nigeriane, poco più che ventenni, che lo avevano pagato per farsi trasportare in Francia, con una violenza inaudita: un afghano di 23 anni, in Italia come rifugiato e da tempo a Ventimiglia, è stato tratto in arresto lunedì, dopo una caccia all’uomo durata 24 ore, dagli agenti della polizia di Stato del locale commissariato diretto da Saverio Aricò.

E’ successo domenica pomeriggio, all’interno della galleria ferroviaria nei pressi di Peglia. E’ qui che le due giovani, in stato di choc, hanno raccontato di esser state violentate da due uomini, uno dei quali, la sera prima, aveva provato a portarle in Francia (previo il pagamento di 100 euro a persona) a bordo di un’auto che, nei pressi di Mentone, forata una gomma, era stata rintracciata dalla gendarmerie.

Saverio Aricò, dirigente commissariato PS Ventimiglia

Respinte dai francesi, le due giovani donne non avevano perso la speranza di oltrepassare il confine e, per non perdere i 100 euro già spesi, si erano affidate nuovamente al passeur che la sera prima le aveva accompagnate in auto. L’appuntamento, questa volta, era a Peglia. Qui, complice il fatto che la linea ferroviaria è interrotta per lavori, due cittadini afghani hanno abusato di loro con una violenza, fisica oltre che sessuale, che gli inquirenti hanno descritto come inaudita.

Completamente sotto choc e terrorizzate, nonostante lo stupro subito le due giovani sono riuscite a divincolarsi e scappare. Sulla strada nei pressi del canile di Peglia, le ragazze hanno incontrato due camionisti, un italiano e un ucraino, che “con grande senso civico”, ha sottolineato Aricò, “non solo hanno prestato loro i primi soccorsi, ma si sono messi a nostra disposizione per contribuire a fermare gli autori della violenza”.

Una volante del vicino commissariato ha raggiunto in pochi istanti le due giovani, che hanno raccontato i dettagli agghiaccianti della violenza subita e descritto, nei minimi particolari, gli autori del gesto. Con l’ausilio degli uomini della scientifica, gli agenti del commissariato di Ventimiglia hanno dato vita ad una vera e propria caccia all’uomo, impiegando quaranta poliziotti per fermare, al più presto, i due violentatori.
Dopo aver fermato e identificato oltre cento stranieri, battendo in particolare sulla folta comunità afghana presente a Ventimiglia e nelle città limitrofe, un poliziotto ha riconosciuto nei pressi di Grimaldi un uomo che poteva essere quello descritto dalle ragazze. Così come per gli atri fermati, la polizia ha inviato alle 25enni nigeriani la foto del sospettato. Alle vittime, nel frattempo dimesse dall’ospedale e affidate ad una comunità protetta, è bastato uno sguardo: “E’ lui”.

Immediatamente sono scattate le manette: il giovane afghano è stato tradotto in carcere in attesa del processo. L’accusa per lui è gravissima: violenza sessuale di gruppo. Nel frattempo continua la caccia al secondo aguzzino. Il cerchio, intorno al lui, è sempre più stretto.